Nel 1956 un giovane aviatore, facente parte del Team di gestione di un sistema militare da 238milioni di dollari (equivalente più o meno all’intero budget del ministero della difesa USA), decide di ispirarsi alle pin-up dell’epoca per realizzare un programma di diagnostica: in pratica riproduce la sagoma di una donna sexy sul minuscolo display a tubo catodico di cui era dotato il calcolatore centrale.
E’ doveroso evidenziare che una pin-up è una specie di “cartoon sex simbol” degli anni 50/60, molto in voga negli Stati Uniti.
Ma andiamo con ordine e vediamo di ricostruire sia il contesto di riferimento che lo specifico evento.
Siamo nei primi anni della guerra fredda e gli Stati Uniti decidono di investire milioni di dollari in sistemi automatizzati che permettano di controllare costantemente il proprio spazio aereo. La principale preoccupazione militare è infatti legata al timore di un attacco da parte di bombardieri Sovietici dotati di ordigni nucleari, spingendo l’Air Force, in collaborazione con il MIT ed IBM, a dar vita a SAGE: Semi-Automatic Ground Environment. Si tratta di un progetto mastodontico, paragonabile, da un punto di vista finanziario e scientifico, al Manhattan e all’Apollo, anche se, incredibilmente, non particolarmente noto.
SAGE Control Room
Una volta reso operativo, SAGE è in grado di combinare le informazioni in tempo reale provenienti dai radar con le informazioni pre-caricate dei voli di linea. In tal modo è possibile monitorare costantemente lo stato del traffico aereo nazionale, evidenziando eventuali anomale che, una volta verificate, consentono di far alzare in volo i jet per intercettare l’intruso.
A partire dal 1958, l’AIR Force costruisce ben 21 centri SAGE, sparsi sul territorio, e con un cuore pulsante basato su 2 computer IBM AN/FSQ-7, dal costo (per unità) di circa 2miliardi di dollari odierni, 2metri quadrati di dimensione, 250 tonnellate di peso e composti da circa 60.000 valvole ciascuno. Si tratta di un calcolatore eccezionale, il secondo sistema real-time con display grafico (in senso lato) dopo il Whirlwind I del 1950, sviluppato al MIT su commissione della Marina Militare.
Una tipica struttura SAGE
La dislocazione sull’intero territorio nazionale demanda ad ogni centro la gestione di una ben specifica porzione di spazio aereo, mentre la presenza in ognuno di essi di 2 calcolatori gemelli consente di effettuare attività di manutenzione pianificate, lasciando operativo il centro.
Il sistema dispone di più postazioni video con CRT da 19 pollici in grado di disegnare vettori o caratteri alfanumerici che a differenza dei comuni televisori CRT, in grado di visualizzare un’immagine raster in modalità top-to-bottom (ovvero cominiano a “disegnarla” dall’alto verso il basso), possono disegnare una linea partendo da qualsiasi punto dello schermo.
SAGE Display
Tipicamente sul display vengono tracciate le rotte note e poi vengono sovrapposti ai dati ottenuti dai Radar. A questo punto un operatore, utilizzando una “light gun”, può selezionare uno dei velivoli ed ottenerne i dati identificativi.
SAGE Light Gun
SAGE è quindi un sistema fondamentale per i piani dell’AIR Force e il corretto funzionamento del suo cervellone, l’AN/FSQ-7, è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Così l’Aviatore di Prima Classe e Senior Programmer Lawrence A. Tipton, si trova si trova difronte alla necessità di realizzare un programma di test che permetta di verificare il corretto trasferimento di informazioni tra i due calcolatori gemelli del centro, al fine di garantirne il corretto funzionamento in occasione di uno shutdown programmato per le attività di manutenzione. In pratica: se la console del calcolatore A visualizza una tracciatura che al suo spegnimento viene trasferita al calcolatore B e correttamente visualizzata dal relativo display, allora il sistema funziona correttamente. In caso contrario si rileva un problema che va prontamente risolto.
Tale programma, involontariamente, passerà alla storia come la prima rappresentazione grafica mai realizzata con un calcolatore (o quanto meno la prima nota).
Tipton, sfruttando circa 97 schede perforate, decide di rifarsi ad una pin-up per definire la rappresentazione che il programma di diagnostica dovrà trasferire tra i due calcolatori al fine di visualizzarla sui relativi display. La realizzazione del programma è databile tra il 1956 e il 1958, ma anche lo stesso autore non riesce a collocarlo con un delta ridotto. Nel 1958 il programma è sicuramente già stato sviluppato perché ex tecnici SAGE ricordano di averlo visto girare. Il 1956, invece, è la data in cui Geroge Petty presenta il suo secondo calendario pin-up based, contraddistinto dal proprio stile vedo-non vedo che lascia spazio a personali fantasie.
Petty December 1956 pin-up
In particolare la “Petty” pin-up di dicembre del 1956 (figura precedente), corrisponde 1:1 alla SAGE pin-up, come se qualcuno avesse tracciato il suo profilo con un gessetto sul display. Il calendario viene stampato intorno alla seconda metà del 1955, ma arriva presso gli appassionati tra la fine dello stesso anno e l’inizio del successivo. Ciò rende molto plausibile l’ipotesi che il programma sia stato sviluppato durante il 1956, soprattutto verso dicembre quando l’immagine specifica è comparsa sul muro dove il calendario era affisso.
SAGE pin-up vs Petty pin-up
La foto di figura 6 usata per la comparazione, è stata scattata direttamente da Tipton con una polaroid:
“One day I decided to take pictures for posterity's sake, and those two Polaroids are the only ones that made it out of the building. We used the Polaroid cameras to take pictures of anomaly conditions. When the computers would malfunction, you'd take pictures of those main consoles to diagnose the conditions.”
[Un giorno decisi di scattare delle foto per i posteri, e queste due polaroid sono le uniche che ho portato fuori dalla struttura. Usavamo le fotocamere Polaroid per scattare foto in caso di situazioni anomale. Quando i computer mostravano qualche malfunzionamento, veniva scattata una fotografia della console principale per diagnosticarne le condizioni]
L’altra foto a cui Tipton si riferisce è quella seguente che lo ritrae davanti alla Duplex Maintenance Console dell’AN/FSQ-7.
Tipton davanti alla Duplex Maintenance Console
La cosa interessante, però, è che probabilmente il programma di Tipton non è stato l’unico, ma addirittura sembra che nel 1960 proprio IBM abbia realizzato un altro software di diagnostica osè: l’Hula Dancer, che riproduce a sua volta una pin-up in topless e con una gonna hawaiana.
Muovendo propriamente gli switch sulla console, la ragazza dondola avanti ed indietro su di un arco, sincronizzando il movimento con una sorta di beep-music. Se l’operatore punta la gun-light vicino all’ombelico, provoca la caduta della gonna causando l’imbiancamento dello schermo.
L’esistenza di questo “Hula Dancer” è testimoniata da Robert Martina, veterano dei sistemi SAGE che l’ha visto in azione:
“That probably was the first pornographic show, as close as it gets. It was so innocent.”
[Fù, probabilmente, il primo show pornografico o qualcosa di molto vicino. Era, però, decisamente innocente]
Il programma (indicato come girley2) è interessato da diverse varianti come, ad esempio, la presenza o meno del topless, “contendendosi” con il programma di Tipton (indicato come girley1) le attività di diagnostica dei vari centri SAGE.
E’ interessante evidenziare come Tipton non perda occasione per sottolineare l’assoluta innocenza del proprio programma, soprattutto in relazione alla presenza femminile all’interno dell’AIR Force:
"It was an all male enterprise at that time. There were a few women in the Air Force upstairs in the control center, but at that time of life, you know, there wasn't as much controversy."
[Era un mondo quasi esclusivamente maschile [AIR Force ’50-‘60]. C’erano poche donne ai piani superiori, ma era un periodo in cui non c’erano particol