Nello scenario dei nomi edulcorati, ci sono alcuni casi in cui, invece, viene intraprese la strada contraria: vendere cassette riprodotte con i nomi originali. Il fenomeno si sviluppa (sempre tra gli anni '80 e primi anni '90) in particolare a Napoli, motivo per cui le cassette in questione vengono chiamate "napoletane", anche se furono distribuite nelle edicole di diverse provincie italiane.
Le “cassette napoletane” erano fatte assemblando e modificando versioni crackate/sprotette dei pirati del nord Europa, tant’è che spesso erano presente le introduzioni di questi gruppi pirata in tanti giochi (non di rado ulteriormente alterate dai pirati "napoletani" come accadeva per le F.S.N.) a cui si dovevano anche i trucchi incorporati per i giochi e la suddivisione in livelli a sé stanti. Gli “originali” arrivavano in Italia con un lungo passamano o scaricate tramite le BBS estere, una specie di internet primordiale.
Il fenomeno vede una relazione diretta tra falsificatore e edicolanti: decine di piccoli gruppi di persone (a volte composti anche da uno solo) si mettono d'accordo con una buona parte degli edicolanti in città per rivendere, a prezzo stracciato, cassette (e successivamente anche floppy disk) con decine e decine di titoli, in particolar modo per Commodore 64, senza disdegnare però anche gli altri home computer.
Nel 1985 si fecero strada anche le Visa/Nova Soft, in due formati: compilation stile Soft Home (sempre con nomi originali) ed uscite anche in versione C16/+4 vendute in edicola, le seconde con un gioco solo, copie degli originali e vendute nei negozi.
Poco tempo dopo, a cominciare circa dal settembre del 1986, spuntarono fuori le cassette pirata "napoletane" più famose: le ALGA SOFT, in grado di arrivare al numero 20 più uno special, seguito da una numerazione cronologica a partire da gennaio 1988 (1/88... 14/88 e poi 1/89 fino a 7/89). Un totale di 42 uscite, 84 cassette. I giornalai erano in grado di procurare anche i numeri arretrati nel giro di pochi giorni.
Il prezzo era fisso: 10.000 lire per due cassette, ma c'erano anche le "Alga da 6000" che erano cassette singole e costavano 6.000 lire e contenevano un solo gioco (spesso quelli di grandi dimensioni con livelli che si caricavano uno dietro l'altro). Erano copie perfette degli originali.
Queste cassette pirata "napoletane" riuscirono a sbaragliare la concorrenza delle cassette "italiane" pirata (che difficilmente contenevano più di 8 giochi mentre queste ne contenevano molti di più), per non parlare della concorrenza agli altri pirati che non si sognavano di mettere così tanti giochi. In più spesso si inserivano anche dei giochi composti da più livelli a caricamento separato, cosa che mancava nelle classiche cassette "italiane" pirata. Da sottolineare, inoltre, che spesso le cassette "napoletane" erano personalizzate anche nei giochi, ad esempio nelle schermate di caricamento campeggiava spesso la scritta Alga Soft (mitica quella con la bandiera italiana).
Circa un anno dopo le Alga Soft, fu la volta delle F.S.N. (Federation Software & Hardware Diffusion Center of Naples), con un minore raggio di distribuzione ma con molti più giochi e supporti di qualità maggiore (Sony), Inoltre, molto spesso venivano inserite versioni con trucchi incorporati, ed erano presenti anche giochi multilivello di grandi dimensioni.
Nelle F.S.N. i pirati napoletani spesso cambiavano i crediti dei giochi, similarmente a come facevano le cassette italiane, solo senza cambiare i nomi dei giochi stessi. Uscì anche, a prezzo identico, la versione su floppy disk: ad esempio con il numero 8 c'erano ben 4 floppy disk doppia faccia per compensare la scarsa capienza del supporto rispetto alle cassette.
Nel 1988, ogni mese, con 20.000 lire (10.000 le Alga Soft e 10.000 le FSN) era possibile portarsi a casa 4 cassette (o 2 cassette e 3 floppy disk) con tutto lo scibile uscito per C64, che veniva regolarmente recensito su Zzap! e riviste simili.
Verso la metà del 1989 Alga Soft si trasforma in NEW Alga Soft (copertina viola e non più bianca), portando la cadenza da mensile a quindicinale con una sola cassetta venduta 6.000 lire (un aumento del 20%). La “nuova” Alga Soft però non ha vita lunga e viene presto sostituita da Mr. Games (stesse caratteristiche e prezzo, tranne per il colore della copertina: blu).
Nel frattempo, arrivano nelle edicole molti altri che non avranno la stessa fortuna di Alga Soft e FSN, e che preferiranno contare per lo più su floppy disk: Penguin Soft, Magic Soft, Hotline Soft (che proseguirà anche con l'Amiga e in parte con floppy disk) ed altri nomi minori.
Altre compilation pirata che ebbero una certa diffusione e successo furono: Wow! Games (fatte su commissione per un cliente dalla stessa persona che faceva le F.S.N., così come intuibile dallo stile simile tra le due collane ed i giochi nelle cassette prima di partire ne riportavano spesso un chiaro riferimento) e le ben più vecchie D.J. HIT 64, che pure riportavano titoli importanti per Commodore 64.
Una menzione a parte meritano le Winner Games, praticamente delle cassette "napoletane" molto simili alle FSN, che uscivano sempre a coppia e a giochi molto grandi composti da numerosi livelli. Tuttavia, ci furono solo 6 uscite, per un totale di 12 cassette, soprattutto perché si presentarono sul mercato troppo tardi, nella parte finale di vita del Commodore 64.
Le F.S.N. furono le compilation pirata "napoletane" più longeve e con più ampia copertura territoriale (Campania, Sicilia, Puglia, Lazio, Lombardia, Liguria e Calabria), terminando la pubblicazione con il numero 16bis nel 1992. Molti pensano a torto che la cassetta napoletana "The new king of the games" fosse uno speciale delle FSN in quanto estremamente simile, ma in realtà è proveniente da un'altra fonte pirata e fu praticamente un plagio nei loro confronti, perfino copiando la grafica della copertina.
Paradossalmente, le cassette pirata "napoletane" erano superiori sia alle classiche cassette pirata da edicola che alle controparti originali, sebbene ci fosse la possibilità che potevano dare problemi di lettura.
Infatti, rispetto alle cassette da edicola avevano tanti vantaggi che spiegano perché ebbero così tanto successo laddove furono distribuite:
- spesso contenevano tutti i livelli di un gioco multilivello che imponevano il caricamento separato dei livelli, mentre le classiche cassette da edicola in questi casi mettevano solo il primo livello, ed inoltre nelle "napoletane" spesso si poteva anche giocare al singolo livello come se fosse un gioco a sé stante, senza dover caricare tutto passando dal primo
- riportavano i giochi col nome originale e non alterato, consentendo di comprare la cassetta per giocare proprio ad un gioco che si ricercava
- i giochi all'epoca erano davvero molto difficili e multi-titoli erano quasi impossibili da finire; infatti, spesso si spendevano capitali per i giochi originali ma non si riusciva mai a finirli, ma le "napoletane" inserivano dei trainers o trucchi incorporati, che permettevano di finire agevolmente qualsiasi gioco
- spesso contenevano molti più giochi delle normali cassette da edicola, specie nelle uscite a due cassette dove i giochi erano davvero tantissimi, ed inoltre pubblicavano giochi dai nomi molto importanti che mai sarebbero usciti nelle normali cassette da edicola;
- di fatto erano molto più economiche delle normali cassette da edicole, pur contenendo più giochi o addirittura presentandosi con due cassette ad uscita, ed inoltre i caricamenti erano perfino più brevi dell'originale grazie a particolari tecniche "turbo" di registrazione.
Oltre alle cassette, le edicole si “arricchirono” anche di pubblicazioni con floppy disk piratati di origini napoletane, proponendo sia giochi pirata con i nomi alterati che giochi pirata con i nomi originali.
La parola d’ordine era “risparmio: la rivista era tipicamente presente sul floppy disk stesso accompagnato solo da un cartoncino comprensivo di copertina promozionale, rendendo, di fatto, molto difficile capire cosa contenessero, a meno di non provare il dischetto. Situazione simile anche nel caso in cui era presente una vera e propria rivista, che spesso non permetteva bene di capire come fosse il gioco se non provandolo.
Tra le tante riviste napoletane con floppy disk comparse in edicola, sono da ricordare: le ZIP Disk, Superfloppy 64 e M.A.S.H, Hit Parade 64 per Commodore (o semplicemente Hit parade in alcuni numeri, facendo confusione con la collana su cassette che non c’entrava nulla).
Nel 1992, la casa napoletana Di.Erre pensò bene di eliminare i fondi magazzino delle sue riviste ZIP Disk e M.A.S.H, presentando in edicola una nuova rivista chiamata TRIS 64, la quale conteneva 3 dischi provenienti da 3 riviste diverse, che venivano spesso venduti ad un prezzo vantaggioso: 10.000 lire nel primo e secondo numero e solo 5000 lire dal terzo in poi.
C'era infine anche la rivista "New Games 64 per Commodore", sempre di origine napoletana e con due floppy di giochi pirata in allegato.
Oltre alle pubblicazioni su cassetta, ci furono anche quelle su floppy disk, anche se avevano contenuti diversi rispetto alle cassette: il floppy disk conteneva prevalente numerosi programmi di utilità accompagnati in genere da più uno o tre giochi.