Tre mesi dopo il lancio commerciale del 5120 (giugno 1980), IBM annuncia DisplayWriter, dedicato espressamente all’elaborazione testi in ambito aziendale e caratterizzato da costi relativamente contenuti (da 8.000 a circa 26.000 dollari). DisplayWriter introduce caratteristiche decisamente innovative per il periodo di riferimento: giustificazione a sinistra, centro e destra, sottolineatura del codice, controllo ortografico e salvataggio del documento per elaborazioni successive.
Il sistema si avvia direttamente da floppy, contenente sia il sistema operativo p-System UCSD (sviluppato in PASCAL) sia DisplayWrite, il software di elaborazione testi sviluppato direttamente da BigBlue.
DisplayWriter poteva contare, a seconda del modello, di 160Kb, 192Kb o 224Kb di RAM, oltre a due unità floppy esterne da 8” e un modulo opzionale per condividere le informazioni attraverso la linea telefonica, una sorta di rudimentale modem. Presente ovviamente la possibilità di collegare il microcalcolatore ad una stampante per riprodurre su carta i documenti elaborati.
Questo modello non adotta lo stile all-in-one dei precedenti, separando tastiera, unità centrale, monitor e unità floppy. In particolare il design sarà di ispirazione per il futuro PC 5150.
IBM DisplayWriter