Non solo Wintel-Mac

Oltre ad Apple e Microsoft, comprimari del mercato, tra la metà degli anni ’80 e gli inizi degli anni ‘90 altre società propongono GUI alternative che spesso presentano diversi elementi innovativi.

Partiamo da Tandy Computers che, nel 1984, rilascia la propria GUI DOS-BASED DeskMate, realizzata pensando ad un utilizzo con tastiera e shortcuts per i menu. Come il primo Windows non permette l'Overlapping delle finestre.

DeskMate risulta difficile da utilizzare e viene velocemente accantonato, nonostante fosse fornito in bundle con i PC Tandy, discretamente diffusi.

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Tandy DeskMate

Immancambile protagonista del mondo informatico del decennio '75-85, Digital Research, nota soprattutto per il CP/M ed il DR DOS, lancia sul mercato GEM (Graphical Environment Manager, codename: Crystal), una GUI DOS-BASED con interfaccia molto simile a quella di Lisa della Apple. Tale somiglianza era dovuta all’ingaggio come Team lead di Lee Jay Lorenzen, uno degli artefici di STAR.

GEM, anche grazie all'influenza di DR dell'epoca, riscuote un significativo successo, e per essa nascono applicazioni di particolare rilievo come Ventura Publisher dello stello Lorenzen.

Proprio la forte somiglianza con Lisa attira l'attenzione di Apple che fa causa a Digital Research costringendola al rilascio della versione 2 fortemente modificata. Nonostante la validità tecnica del sistema, DR non riesce a reggere il confronto Microsoft, ne per il DOS ne per la GUI, relegando sempre più GEM ad una semplice User Interface di supporto al proprio DR-DOS.

Il DR-DOS dalla versione 5.0 incorpora una shell grafica denominata ViewMax che da GEM eredita la User Interface ma non le API e gli strumenti avanzati di supporto alle applicazioni.

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Digital Research GEM

Amiga si presenta al grande pubblico con Amiga Workbench, una GUI ben fatta e con diverse particolarità come, ad esempio, la possibilità di lavorare sulle finestre senza per forza portarle in primo piano. Workbench dispone di una singola barra delle applicazioni in alto, normalmente nascosta per massimizzare l'area di visualizzazione, ed attivabile sfruttato il tasto destro del mouse.

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Workbench su Amiga 1000

Nel 1986 Berkely Softworks rilascia GEOS, una GUI GEM-like pensata principalmente per il vecchio Commodore 64.

GEOS rappresenta uno straordinario lavoro di minuziosa ottimizzazione della scrittura di codice per il diffusissimo Commodore 64 che porta questo OS ad essere il terzo in assoluto per diffusione mondiale, dopo il DOS e il Mac, e secondo fra quelli dotati di GUI. GEOS viene fornito in bundle con una sorta di Office ben congeniato e funzionale.

Nel 1990 nasce GeoWorks Ensemble per i PC IBM Compatibili che si dimostra subito molto veloce, grazie alla sua complete scrittura in assembler. Come GEM, però, non riesce a reggere la concorrenza di Windows. 

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GEOS su Commodore 64

L'anno successivo, 1987, Acorn Computers, introduce RISC OS, un OS GUI based per il primo microcomputer della storia basato su processore RISC a 32-bit (l'Acorn A305/A310).

La GUI, chiamata "Arthur" introduce l'anti-aliasing nella visualizzazione dei font, anche nella modalità a 16 colori. Ma la più grande innovazione è l'introduzione di una taskbar (che Acorn definì "Dock") che mostra le applicazioni attive e permette di richiamare rapidamente le applicazioni più utilizzate. Un'idea ripresa sia da Microsoft che da Apple alcuni anni dopo.

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1991: RISC OS 3.0,  GUI con la barra delle applicazioni

Nel 1988 NeXT, società fondata da Jobs dopo il "licenziamento" di Apple, rilascia NeXTSTEP, fortemente innovativo e foriero di molte novità come, ad esempio, un look 3D per le finestre, il menu a livelli "suddivisibile" che permette di spostare un sub-livello in qualsiasi parte dello schermo. NeXTSTEP introduce per la prima volta il simbolo "X" per la chiusura delle finestre e una Dock posizionabile in qualsiasi lato dello schermo (di default è sulla destra).

Dopo l’acquisizione di NEXT di Apple NEXTStep diventa lo zoccolo duro del nuovo sistema Apple, rilasciato successivamente con il nome di MAC OS X.

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1988 NeXT GUI con 3D

Oltre la coppia DOS-WIN, Microsoft è impegnata nella creazione di un nuovo OS con il coinvolgimento diretto di IBM: OS/2. Questo OS viene dotato di una propria GUI (Presentation Manager) a partire dalla versione 1.1, nel 1988, derivata direttamente da Windows 2.0.

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OS/2 1.1

Lo sviluppo di OS/2 conosce una brusca frenata quanto il successo di Windows 3.0/3.1 porta Microsoft ad abbandonare lo sviluppo della desktop edition, mentre il filone server (3.0, non warp) viene ribattezzato in Windows NT.

IBM dal canto suo tenta di dare nuova linfa ad OS/2 con la release 2.0 nel 1992 che si presenta con la nuova GUI Workplace Shell fortemente ispirata a NextStep.

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OS/2 2.0 Workplace Shell

Comunque OS/2 non riesce ad affermarsi, e sopraffatto da Windows conclude il suo ciclo di sviluppo nel 2002 con la versione 4.52, l'ultima release ufficiale targata IBM.

Non poteva, infine, mancare un riferimento al mondo Unix che sceglie un approccio completamente diverso: non viene sviluppata un'interfaccia utente in senso stretto ma un frameworksu cui realizzare un "windows manager", ovvero un gestore di finestre.

Comunque le GUI per UNIX acquisteranno un ruolo importante soprattutto nei cloni dell'OS (BSD, Linux, ecc) che si rivolgono ad un mercato consumer, piuttosto che a quello fortemente skillato per il quale il sistema era nato.

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