Il nuovo millennio di Microsoft si apre con un obiettivo primario: convergenza.
La casa ha ormai avviato tutti i piani per far convergere la famiglia NT e la famiglia 9x verso una piattaforma unica, in modo da coniugare il meglio della tecnologia Windows. Nel 1999 nasce così il Platform Group, sotto la guida di Allchin, segno del fatto che la strada maestra è quella tracciata dal ramo New Technology. Il ruolo di Project Manager viene ancora una volta ricoperto da Moshe Dunie, mentre quello di Product Manager viene affidato a Craig Beilinson.
Windows 2000 (alias Windows NT 5.0) abbandona ufficialmente per la prima volta il suffisso NT e viene presentato da Ballmer ed Allchin al Comdex di LasVegas del 1999 (novembre), mentre il lancio ufficiale avviene il 17 febbraio del 2000.
Windows 2000 logo
Nonostante la fusione delle tecnologie dei “due windows” riesca a produrre un sistema moderno e decisamente affidabile, in grado di supportare il nuovo hardware presente sul mercato e connettersi a varie tipologie di rete, il prezzo da pagare è la mancata compatibilità con molte delle vecchie applicazioni 9x. Per il mercato home/personal, comunque,
Microsoft è al lavoro su Neptune, pensato come edizione Home di Windows 2000, che abbandonando alcune caratteristiche espressamente aziendali è in grado di integrare una serie di accorgimenti che ne migliorano la retro-compatibilità. Il numero di release è il 5.5, ed il sistema è decisamente più compatto del fratello maggiore (circa 200MB in meno) nonostante includa una serie di tool multimediali come Windows Movie Maker. Internet Explorer ed Outlook Express raggiungono anch’essi la versione 5.5.
Windows Neptune logo
Contemporaneamente allo sviluppo di Neptune, Microsoft inizia il lavoro su Windows Odyssey, una release ottimizzata per le piccole-medie imprese, e Windows 2000 Second Edition, da rilasciare agli inizi del 2001 insieme alle release finali di Odyssey e di Neptune.
I tre progetti non vedranno però mai la luce, fondendosi e trasformandosi in Whistler/Windows.Net 1.0, primo risultato della nuova strategia “dotNet evolution” (da non confondere con il framework di sviluppo .net), che proietta la società di Redmond nell’era di internet e dei servizi. Comunque lo si voglia chiamare, stiamo parlando, in soldoni, del futuro Windows XP.
Whistler login
Per il mercato home, al posto di Neptune viene rilasciato l’odiato Windows Millennium Edition (ME) una sorta di unione tra Windows 98 e le funzionalità multimediali e di internet dello stesso Neptune. Ufficialmente si tratta della versione 4.9 e dell’ultimo esponente della famiglia 9x. ME è probabilmente la versione meno amata dall’utenza finale, sia perché si dimostra poco stabile, sia perché rappresenta, comunque, una release di passaggio, come confermato indirettamente dalla stessa Microsoft già ufficialmente proiettata su Windows XP.
Windows Millennium
Nonostante ciò, è doveroso sottolineare che Millennium introduce interessanti novità: Ripristino del Sistema, che consente di ripristinare l’ambiente ad uno stato funzionale, nel caso in cui si verifichino problemi, le nuove DirectX 7.5, Windows Movie Maker, l’integrazione completa a livello UI con Internet Explorer 5.5 e molto altro. Anche le funzioni di rete sono notevolmente migliorate e la loro gestione semplificata, mentre, finalmente, le Pendrive e i vari dispositivi di memorizzazione che utilizzano l’USB, vengono gestiti correttamente.
Nonostante la nuova release sia stata fortemente “epurata” dal codice a 16bit, il DOS (in versione aggiornata 8.0) è ancora presente, anche se Microsoft decide di nasconderlo ulteriormente all’utenza finale, rendendo impossibile avviare il sistema nella modalità relativa attraverso il classico F5/F8 ed eliminando la voce "Riavviare in modalità MS-DOS" dal menu Start.
Con Windows XP (NT 5.1), rilasciato il 25 ottobre del 2001, Microsoft raggiunge finalmente l’obiettivo di unificare i due rami di Windows in un’unica famiglia. “XP” è un acronimo che deriva dalla parola eXPerience, stando ad indicare che il nuovo sistema operativo è realizzato traendo il massimo dall’esperienza di BigM nel settore dei sistemi operativi.
Windows XP
La cosa che salta subito all’occhio è la nuova UI Luna, basata sulle librerie GDI+ (Graphics Device Interface plus), che portano in dote effetti 3D ed una nuova gamma di colori, ripensando completamente il ruolo del pulsante Start con l’integrazione, al suo interno, delle icone che prima erano ad esclusivo appannaggio del desktop.
Il nuovo Windows si presenta con due edizioni specifiche: Home e Professional, entrambe installabili su partizioni FAT32 o NTFS, con quest’ultima ovviamente da preferire. La versione Home è pensata per il mondo consumer e come sostituto delle varie release 9x, mentre la Pro, più costosa, è indirizzata alle utenze aziendali, con caratteristiche aggiuntive come il supporto per i sistemi dual processor e quello alle reti basate su Domini ed Active Directory. Inoltre solo la versione Pro può essere utilizzata per aggiornare precedenti installazioni di Windows 2000 /NT ed eseguire Internet Information Services (IIS).
Anche Esplora Risorse si rinnova con piccole ma utili migliore che agevolano le attività più comuni, mentre la spiccata propensione alla multi-utenza è estesa con la possibilità di lasciare applicazioni funzionanti in background anche se si effettua un log-off: al successivo log-in si ritroverà lo stato precedente aggiornato in base all’evoluzione elaborativa dell’applicazione stessa. Fa la sua comparsa anche Remote Assistant che consente, sotto esplicita autorizzazione dell’utente loggato, di cedere il controllo del sistema ad un utente remoto per la risoluzione di eventuali problemi di configurazione.
Windows XP, finalmente, porta la multimedialità nei sistemi NT: da Windows Media Player a Windows Movie Maker tutto è pensato per proiettare l’utente in una nuova esperienza di accesso alle informazioni multimediali. Immancabile la presenza di Internet Explorer che si presenta in versione 6.0, migliorato ed orientato ad una maggiore (ma ancora carente) apertura verso gli standard W3C.
Windows Movie Maker
Con XP fanno la loro prima comparsa anche Windows Product Activation (WPA) e Windows Genuine Advantage (WGA): si tratta, rispettivamente, di un tool di attivazione/registrazione del sistema e di una utility per la verifica dell’originalità del software installato. Ogni nuova installazione richiede un’apposita attivazione che ne valida l’autenticità, permettendo il download degli aggiornamenti ed il supporto ufficiale.
Il ciclo di vita di XP è interessato da tre Service Pack (SP), di cui il più importante è sicuramente l’SP2, rilasciato il 6 agosto 2004, una tappa fondamentale non solo nell’evoluzione di XP stesso, ma di tutti i Sistemi operativi targati Microsoft. Infatti da questo momento in poi la sicurezza diventa uno degli elementi cardine nello sviluppo di tutti i nuovi prodotti della casa di Redmond.
Le nuove funzionalità di security vengono raggruppate dall’SP2 per XP nel Security Center, che permette di amministrare nuovi strumenti quali: un firewall avanzato, il sistema di aggiornamento automatico e l’eventuale antivirus installato (non incluso). Prima dell’SP2 era presente solo un semplice firewall, disattivato di default e del tutto insufficiente per una sicurezza minima del sistema. L’SP2 introduce anche un nuovo meccanismo denominato “data execution prevention” che protegge il codice applicativo in memoria da manipolazione da parte di malware, attivabile però solo sui processori di ultima generazione.
Nel frattempo BigM è al lavoro anche su Whistler Server/Windows.NET 1.1, ovvero Windows 2003 Server, che viene rilasciato ad Aprile del 2003 come successore di Windows 2000 Server Edition (NT 5.2).
Windows 2003 Server
Nell’ambito della nuova soluzione server, gli sforzi sono concentrati su sicurezza e performance, tanto che Microsoft dichiara che, a parità di hardware, Windows 2003 Server, è fino al 50% più veloce del suo predecessore. Su fronte sicurezza vengono introdotte ben 160 nuove policy, migliorati gli strumenti di gestione delle reti e di Active Directory in modo da consentire un miglior controllo delle relative autorizzazioni e la possibilità di amministrare il sistema da remoto.
Internet Information Service (IIS) raggiunge la versione 6.0, e si presenta migliorato nella stabilità, nella sicurezza e nelle performance grazie alla modalità “Kernel Mode Cache” che permette di effettuare il caching dei contenuti utilizzati più di frequente.
Sia Windows XP che Windows 2003 Server per piattaforma x86, sono inizialmente solo a 32bit, ma la rapida ascesa delle CPU a 64bit derivanti da essa (AMD con l’Athlon64 e Intel con l’implementazione nei P4 della tecnologia EMT-64), spinge il mondo OEM a chiedere fortemente le rispettive versioni a 64bit. Microsoft risponde il 26 Aprile del 2005 durante l’annuale WinHEC di Seattle, annunciando Windows 2003 X64 Server e Windows XP Professional 64bit.
I principali vantaggi delle versioni x64 sono derivati dalla possibilità teorica di supportare fino a 16 TB (invece che 4GB) di memoria RAM, fino ad un 1TB di Cache di sistema (invece che 1GB) ed un file di paging fino a 512TB.
La versione di XP a 64bit si rileva, però, particolarmente inefficace, soffrendo la mancanza di driver specifici per molte periferiche (non è possibile utilizzare le versioni a 32bit) e scontrandosi con la difficoltà di far funzionare parte del software a 32bit nonostante l’utility di sistema WoW64 che dovrebbe garantire l’esecuzione di codice a 32 Bit su piattaforme a 64 Bit.
Anche nel settore mobile, in costante fermento, Microsoft presenta in rapida successione le nuove versioni di Windows CE, a partire dalla versione 4 denominata, come è facile immaginare, Windows CE.NET e, successivamente con la versione 4.2, Windows Mobile 2003 e Windows Mobile 5.0 con la versione 5.0.