Windows Vista

Windows Vista  (Codename: Longhorn) fa il suo debutto il 30 gennaio 2007. Si tratta della sesta major release dell'ambiente Microsoft, rilasciata ben 6 anni dopo il rilascio di Windows XP.

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Inizialmente Longhorn non era nemmeno stato previsto da Microsoft, essendo Blackcomb (poi Vienna ed infine Seven) il successore designato di XP. I piani di Micorsoft cambiano in seguito all'ondata di malware che nel 2003 dimostra la fragilità di XP, spingendo la casa di Redmond a focalizzarsi sulla sicurezza piuttosto che su funzionalità come WinFS, il nuovo file system relazionale che dovrebbe sostituire l'NTFS.

"Vista" in italiano è da tradursi come "Panorama", ad indicare l'apertura di nuovi orizzonti per il mondo informatico. Effettivamente il nuovo OS si presenta fortemente modificato sia nell'Interfaccia Utente sia a livello di componenti Core. Basato nativamente sul  .NET framework, con il supporto al digital rights management (DRM), incorpora un nuovo application deployment engine (ClickOnce), un migliorato installer per le applicazioni (Windows Installer/MSI 4.0), e un nuovo modello di sicurezza denominato Trustworthy Computing Initiative.

In particolare viene fatto un forte uso di due dei tre macro componenti del .Net Framework 3, conosciuto anche come WinFX:

  • Avalon (Windows Presentation Foundation): le API per la realizzazione di User Interface basate su XML, .NET, e grafica vettoriale, che permetto l’utilizzo diretto delle schede grafiche con accelerazione 3D attraverso la tecnologia Direct3D di DirectX 10;
  • Indigo (Windows Communication Foundation): un nuovo sistema service-oriented di messaggistica per l’interoperabilità dei programmi /servizi/processi ;

per completezza, il terzo macro componente è Windows Workflow Foundation.

La nuova GUI denominata AERO (Authentic, Energetic, Reflective, and Open), basata su Avalon, è esterna al Kernel e permette di sfruttare tutte le potenzialità della GPU presente sulla scheda video per creare effetti come la trasparenza, le miniature dinamiche ed il 3D. Con Aero Windows adotta la nuova architettura dei driver denominata Windows Display Driver Model.

In realtà la nuova interfaccia crea una vera e propria divisione tra gli utenti finali che si dividono in due schiere contrapposte: chi la apprezza immediatamente e chi non vede l'ora di tornare alla vecchia UI.  Per quest’ultimo gruppo è comunque, di attivare una modalità di lavoro winxp-like.

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Aero in azione

Passi in avanti sono fatti anche nella gestione dei dischi rigidi grazie all'introduzione del Transactional NTFS file system per il supporto allo storage avanzato in stile SQL. Sempre sul fronte dei dischi è ora supportato nativamente lo standard Serial-ATA.

Vista introduce anche un nuovo Stack Audio completamente riscritto e basato su tre API portanti:

  • Windows Audio Session API, un API di bassissimo livello per il rendering audio, la generazione/cattura di stream audio, la gestione del volume, ecc. Inoltre garantisce una bassa latenza per l’audio professionale tramite WaveRT. 
  • Multimedia Device API, per la gestione dei device; 
  • Device Topology API, per analizzare le caratteristiche interne di una scheda audio. 

In sostanza il nuovo approccio permette di garantire una bassa latenza nell’elaborazione professionale dell’audio, un’alta qualità nell’elaborazione dei segnali digitali, un’accuratezza di elaborazione a livello di singolo bit eun range dinamico superiore a 144dB.

Come accennato Vista nasce con il concetto stesso di sicurezza. Live Update è completamente integrato con il sistema così come Defender per la protezione da spyware e malware. Ancora assente un'utility antivirus. Gli utenti ora dispongono di privilegi ridotti e, nel caso in cui siano necessari ulteriori permessi, interviene l'UAC (User Account Control) che chiede all'utente stesso di confermare la concessione degli stessi.

Lo User Account Control (UAC) allerta l'utente prima dell'istallazione di un nuovo software. Questo è un modo semplice ma efficiente per prevenire l'installazione automatica e non autorizzata di malware o software indesiderato, dato che non è possibile interagire con nessun altra finestra fino a che sarà attiva quella di conferma UAC. Tuttavia, utenti esperti e amministratori possono decidere di disabilitare lo UAC mentre stanno installando molti software, per poi riabilitarlo a installazione ultimata.

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UAC in azione

David Cross, responsabile dello sviluppo dell’UAC ha dichiarato a riguardo:

“La UAC sta cambiando l'ecosistema degli sviluppatori indipendenti di software (ISV), invogliandoli a realizzare codice più sicuro. Perché realizzare codice non sicuro fa sì che la UAC si avvii ogni volta, scoraggiando gli utenti a utilizzare quel dato software. Questo era il nostro obiettivo. Infatti, ci sono sempre meno applicazioni che richiedono l'avvio della UAC. L'otto percento degli avvii sono causati da 10 applicazioni, alcuni degli ISV e alcune di Microsoft. Il sei percento delle sessioni, ora, non vede mai l'avvio del nostro prompt UAC"

L'UAC (insieme a CardSpace) è realizzato al di sopra di quello che comunemente viene indicato come Secure Desktop, responsabile anche della schermata di LogOn. Secure Desktop è eseguito in un processo completamente separato da Explorer (la shell di Windows),  e utilizza una serie di tecniche che rendono difficile inserirsi in esso. Questo porta al fatto che quando si  ottiene la famigerata richiesta di autorizzazione UAC, in realtà non si è nel contesto relativo al proprio desktop, ma in un ambiente protetto che “congela” tutto il sistema in attesa delle necessarie autorizzazioni.

Microsoft cerca di porre rimedio anche ad uno dei mali storici di Windows: la lentezza del sistema dopo lunghi periodi di utilizzo e la lentezza di boot. A tale scopo introduce le tecnologie Windows SuperFetch e Windows ReadyBoost. SuperFetch tiene traccia delle applicazioni utilizzate più di frequente e si fa carico di pre-caricarle in memoria durante la fase di boot. Questo fa si che quando l'utente manda in esecuzione uno dei programmi pre-caricato, l'avvio sarà pressoché immediato. ReadyBoost, invece, sfrutta le chiavette USB per ottenere un repository veloce dei dati di boot e velocizzare la fase di avvio del sistema.

Grande passo in avanti anche per Internet Explorer che raggiunge la versione 7. Finalmente viene introdotta la gestione dei Tab e l'interfaccia è completamente ridisegnata in modo da massimizzare lo spazio disponibile per la visualizzazione della pagina. Viene introdotto anche un nuovo filtro anti phishing e una utile ed attesa funzione di anteprima di stampa. Outlook Express diventa Windows Mail e raggiunge anch'esso la versione 7.

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IE7 su Vista

Ma la rete non è solo IE, ecco quindi il nuovo stack relativo, denominato Next Generation TCP/IP Stack, completamente riscritto e con notevoli miglioramenti in tutte le are funzionali relative al networking: dall’implementazione nativa di IPv6, a nuove funzionalità per lo store della configurazione che consente di modificarla in modo dinamico senza riavviare il sistema. Il nuovo stack è inoltre più modulare, consentendo di caricare e scaricare al volo i moduli che si desidera utilizzare/disattivare.

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Gates riceve le copie di Vista beta 2, Longhorn Server Beta 2 e Office 2007 beta

Edizioni di Vista

La nuova versione di Windows viene proposta in ben 5 edizioni a 32 e 64bit ed una solo a 32bit:

  • Vista Starter Edition (solo a 32 bit) è la release pensata per computer con scarse risorse. E' dotata di funzionalità minimali e della possibilità di eseguire contemporaneamente non più di 3 applicazioni per volta;
  • Vista Home Basic è l'edizione entry-level con funzionalità tipiche degli ambienti home. Questa edizione presenta una versione con funzionalità ridotte di AERO. Costo della licenza: full 199.00$, upgrade 100.00$.
  • Vista Home Premium è praticamente una Home Basic con tutte le potenzialità di AERO attive. Tra le funzioni principali: trasparenza della UI, funzionalità avanzate di ricerca dei contenuti multimediali, Windows Media Center, supporto ai Tablet PC, masterizzazione diretta dei DVD. Costo della licenza: full 239.00$, upgrade 159.00$ (129$ per i possessori di XP SP1).
  • Vista Business aggiunge le funzionalità tipiche di un ambiente aziendale, come: gestione avanzata dei documenti, funzionalità di cifratura dei file (EFS, Encrypting File System), sincronizzazione con i dispositivi mobile, supporto ai DominiCosto della licenza: full 299.00$, upgrade 199.00$.
  • Vista Ultimate estende la versione Business con il sistema BitLocker per la cifratura dell'intero disco, Virutal PC Express per la compatibilità con le vecchie applicazioni ed un sistema per creare un'immagine del disco.Costo della licenza: full 399.00$, upgrade 259.00$ (risp. 319$ e 219$ per i possessori di XP SP1).

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package

Vista non riscuote un grande successo tra l'utenza a causa delle difficoltà di adattamento alla nuova interfaccia e ad una particolare lentezza con diverse operazioni fondamentali come la copia e la cancellazione dei file. Inoltre in nuovo Windows soffre di diversi problemi di compatibilità con parte dell'hardware esistente e con le vecchie applicazioni che ne richiedono una  gestione diretta. In particolare le aziende snobbano completamente il nuovo OS, tanto che, secondo una indagine di settore, solo il 10% di esse è migrata a Vista (Forrester).

Per tentare di tamponare tale situazione, Microsoft rilascia il 18 Marzo del 2008 (15 Aprile per la versione italiana) il primo Service Pack, che, oltre a correggere una serie di bug, migliora decisamente le performance del sistema. Tra le novità introdotte: DirectX 10.1, supporto per UEFI, il file system exFAT per i dispositivi removibili e un migliorato supporto all'hardware.

Il 22 giugno del 2009 BigM rilascia l'SP2 che corregge oltre 836bug, ed aggiunge il supporto alla masterizzazione per i Blue-Ray e all'eSata, una più efficiente gestione energetica e un rinnovato sistema di ricerca (search 4).

Nonostante tutti gli sforzi compiuti da Microsoft, Vista non è mai stato un prodotto di successo e, volendo cercare un precedente, lo si può paragonare a Windows ME. Tutto ciò spinse la casa di Redmond ad annunciare già nella seconda metà del 2007 che Blackcomb era stato rinominato in Seven e agli inizi del 2008 (con le prime release interne, build 6801) fu chiara l'intenzione di rilasciare la nuova release di Windows il prima possibile, a soli 2 anni di distanza dallo sfortunato Vista.

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