Tiger è la quarta (10.4) incarnazione di Mac OS X, rilasciato il 29 Aprile del 2005 a circa 1 mese e mezzo dal WWDC 2005 (6 - 10 giugno) e accompagnato da un alone di mistero e di attesa senza precedenti, complici i rumors circolati nei mesi precedenti in merito ad un “grande” cambiamento per gli utenti della Mela.
Durante l’evento, Jobs non delude i propri adepti: “per Apple è ora di cambiare”, entro poco più di un anno Apple passerà alla piattaforma Intel x86 e abbandonerà il mondo PowerPC!
La decisione viene presa a causa di una roadmap non chiara nello sviluppo delle CPU IBM (già più volte rivista in seguito a promesse non mantenute) e alla manifesta superiorità nel rapporto prestazioni/consumi delle soluzioni Intel. In realtà la cosa era già stata pianificata fin dal rientro del fondatore, tant’è che NextSTEP e Rhapsody erano utilizzabili anche sui sistemi basati sulla piattaforma del chip maker di Santa Clara.
Mac OS X 10.4 Tiger
Comunque la prima versione di Tiger è ad esclusivo appannaggio dei soli sistemi PowerPC, anche se, a differenza delle release precedenti che avevano cercato di mantenere invariati i requisiti minimi richiesti, il nuovo OS è più esigente: processore G3 da 300 MHz, 256MB di RAM (512 MB / 1 GB consigliati) e fino a 4GB di HD per l’installazione completa che comprende anche gli Xtools, ovvero gli strumenti di sviluppo. L’aumento delle risorse minime richieste è sugellato anche dalla necessità di avere obbligatoriamente un DVD per installare Mac OS X 10.4, cosa che faimbestialire non poco i vecchi utenti e costringe Apple a fornire, su richiesta, anche una edizione su più CD.
Tra le nuove funzionalità spicca la rinnovata Dashboard, ora in grado di ospitare Widget (le piccole applicazioni che estendono utility classiche come la Calcolatrice ed iCalc) basati su HTML, CSS e JavaScript. Da sottolineare che sul sito ufficiale di Apple vengono pubblicati centinaia di widget con le funzionalità più disparate: blogging, FTP, Podcast, ecc.
Alla rinnovata Dashboard si affianca Spotlight il nuovo sistema di ricerca real-time, che utilizza un’indicizzazione continuamente aggiornata, basata su meta-dati, che permette la ricerca nei file, nelle cartelle e negli altri elementi dell'ambiente operativo.
Tiger porta in dote Automator, una versione grafica di Applescript con diverse nuove funzionalità, pensato per automatizzare le attività più frequenti ed eseguirle con un semplice click.
Tante le novità anche sul versante Web, a partire da Safari 2 e da miglioramenti del client di posta Mail. In particolare il browser si arricchisce del supporto agli RSS, della visualizzazione integrata dei PDF, di un nuovo sistema di organizzazione dei Bookmarks e della modalità “Private Browsing” che evita di lasciare tracce relativa alle attività in rete. Mail, invece, si presenta con un migliorato supporto ai protocolli IMAP e POP3 e, tramite Spotlight, consente la ricerca indicizzata delle email. Miglioramenti minimi, infine, per iChat AV che ora supporta video conferenze con un massimo di 4 partecipanti contemporanei (10 se solo audio), oltre al supporto di XMPP e alla completa integrazione con iTunes.
Safari 2 all'opera con i feed RSS
Non poteva, ovviamente, mancare la nuova versione di QuickTime (7) con il richiesto supporto al codec H.264/AVC
Il 10 Ottobre 2006, Apple rilascia Tiger 10.4.4, la prima versione del sistema della Mela a supportare ufficialmente l’architettura Intel. Questa edizione è del tutto identica alla release per piattaforma Power-PC (anche se manca della modalità Classic) e in più introduce due importanti elementi: Rosetta, un sistema di emulazione per consentire l’esecuzione delle applicazioni PowerPC, e Boot Camp, un sistema per gestire il dual-boot con Windows, anche se solo in versione beta ed utilizzabile fino al 31 dicembre 2007.
Il Centro di controllo di Boot Camp
Tiger ha una serie di primati tutti interni ad Apple. Si tratta dell’unica versione di Mac OS X ad aver avuto ben 11 aggiornamenti: dalla 10.4.1 (16 maggio 2005) alla 10.4.11 (4 novembre 2007), quest’ultimo arrivato dopo il rilascio di Leopard (secondo primato). Inoltre è l’unica versione a restare sul mercato per 30 mesi e ad essere utilizzata anche come sistema base della prima Apple TV.