A marzo del 1994 Apple, ravvisato che ormai MacOS (Sytem x) ha fatto il suo corso, da vita al progetto “Copland”, il cui nome è un tributo al famoso compositore americano Aaron Copland . La prima time-line di sviluppo prevede il rilascio ufficiale (System 8) nella seconda metà del 1996.
Copland nasce anche per dare una forte risposta a Microsoft che sta per invadere il mercato con Windows 95, le cui prime versioni hanno messo in luce un sistema innovativo e di sicuro successo. Forte della propria esperienza nel settore delle GUI, Apple sviluppa immediatamente la nuova interfaccia Platium, con un effetto simil 3D che si smarca notevolmente dalla vecchia UI di System 7, largamente basata su un layout 2D (bianco e nero in prevalenza).
Il Finder viene notevolmente migliorato grazie al supporto del multitasking di tipo preemptive, permettendo all’utente di eseguire contemporaneamente più attività supportate da un sistema decisamente più reattivo. Dal punto di vista grafico compare “l’effetto molla”, ovvero quando un utente trascina un file in una cartella quest’ultima viene automaticamente aperta, insieme alla possibilità di ridurre in formato “tab” una finestra semplicemente trascinandola sul bordo inferiore dello schermo.
Il desktop di Copland, notare i tab in basso a sinsitra
Completamente rinnovato il sistema di help, più puntuale e preciso nelle proprie descrizioni.
Da segnalare, inoltre, che il sistema è theme-aware, ovvero è possibile cambiarne l’aspetto grazie all’utilizzo di temi. Apple, di base, fornisce il sistema con due temi alternativi a Platinum: Z-Kids, pensato per i ragazzi, e P-Theme, in stile futuristico. Ovviamente gli sviluppatori possono creare i propri temi personalizzati.
Z-Kids theme e P-Theme in azione
Ma le innovazioni non sono solo dal punto di vista delle funzionalità utente. Copland viene pensato per sistemi PowerPC e sviluppato con archiettura nanokernel, che sostanzialmente si occupa di effettuare il solo dispatch dei job alla CPU, demandando ad appositi moduli la loro gestione/generazione. La nuova piattaforma costringe Apple a creare un completo emulatore della vecchia architettura motorola 680x0 per permettere l’esecuzione del software esistente.
Oltre al già citato multitasking preemptive a livello di UI, Copland inserisce tale funzionalità anche all’interno del Kernel, causando notevoli ritardi nello sviluppo del nuovo sistema a causa delle continue revisioni che i tecnici della Mela si trovano a dover effettuare. Infine il nuovo sistema supporta nativamente il Multi-user, consentendo agli utenti di utilizzare solo le applicazioni ed i servizi concessi dall’amministratore. Nonostate questa funzionalità fosse comune sui sistemi *NIX, lo era molto meno su quelli desktop.
A decorare l’architettura di base non potevano mancare feauture tipiche della casa di Cupertino: QuickDraw, QuickDraw GX, QuickDraw 32, un nuovo stack di rete ed il supporto a Java. Inoltre fa la sua comparsa OpenDOC, soluzione analoga ad OLE di Microsoft che consente di incorporare collegamenti ad altri programmi direttamente nei propri documenti.
Con Copland compare anche l’antenato di Spotlight, presentato con Mac OS X 10.4 come il primo vero sistema di ricerca “live” per OS. Infatti in Copland è già presente una funzionalità che permette di indicizzare i file su disco ed effettuare ricerche secondo parametri diversificati. Tra l’altro, nella documentazione utilizzata per brevettare Spotlight, i diagrammi utilizzati sembrano provenire proprio da Copland che, comunque, non sarà mai rilasciato al grande pubblico, vista la decisione del CEO Amelio di acquisire NeXT (riportando, tra l’altro, Jobs in Apple) e fare di NeXT Step la base del futuro Mac OS X. L’unica release rilasciata, ai Dev, è stata la beta 1, mentre parti di Copland sono state inserite in Mac OS 8, una revisione del vecchio System 7.
E’ importante sottolineare che Mac OS X, pur essendo basato fortemente su NeXT Step ha attinto in modo deciso anche da quanto di buono realizzato per Copland.
La "ricerca" in Copland