Red Hat

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Red Hat è praticamente sinonimo di Linux stesso.

La storia di RedHat risale al 1993 quando Bob Young fonda ACC Corporation, dedicata alla vendita di software per UNIX, mentre il 3 novembre del 1994 Marc Ewing crea una distro Linux chiamata Red Hat Linux (conosciuta come Halloween Release) annunciandola sul newsgroup comp.os.linux.announce con in dote il rivoluzionario sistema di gestione dei pacchetti RPM Package Manager

Marc Ewing  spiega così la scelta del nome:

Ai tempi del college avevo l’abitudine di indossare un cappello a strisce bianche e rosse che era appartenuto a mio nonno. Era il mio cappello preferito, ma lo smarrii durante l’ultimo anno di corso a Philadelphia. Fu in suo ricordo che scelsi il nome Red Hat per la società».

redhad_screenshot Bob Young e Marc Ewing

Nel 1995 Young acquista la creatura di Ewing dando vita a Red Hat Software e assumendone, nei primi anni, il ruolo di CEO.

Nella sfera RedHat merita sicuramente menzione anche Alan Cox (soprannominato l’ORCO), il Linux Kernel Guru che ha guidato lo sviluppo dei prodotti della società del “Cappello Rosso” fino a dicembre del 2008, quando migra in Intel per creare Moblin, poi MeeGo!, pensata per i device mobile.

Si pensi che Cox viene ritenuto, in ambito Linux, secondo solo a Torvalds stesso

alan coxAlan Cox

Nel 2002, RedHat si concentra sul mondo enterprise, dividendo la sua storica distro in due linee: Fedora, per il mondo consumer/open source, e Red Hat Enteprise Linux a cui viene associato un modello di Subscription Business in cui il cliente paga una quota di sottoscrizione per avere accesso a prodotti e servizi.

La famiglia dei prodotti enterprise è in grado di soddisfare i requisiti sulle prestazioni, affidabilità e sicurezza richiesti dai service provider, fornendo numerosi vantaggi grazie al coinvolgimento diretto dei grossi clienti nello sviluppo delle varie edizioni della distribuzione stessa. 

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Inoltre, Red Hat ha messo su un ecosistema basato su una serie di certificazioni in grado di soddisfare i requisiti delle più importanti aziende mondiali nel settore delle telecomunicazioni. In questa ottica, particolare attenzione è posta nello sviluppo di nuove tecnologie di sicurezza per GNU/Linux, tra le quali: Security Enhanced Linux (SELinux), Exec Shield, PIE e Auditing.

Oggi RedHat conta numeri enormi, con fatturati di miliardi di dollari, ma mantiene ancora fede alla filosofia non legata al "solo profitto", tanto da donare con continuità ingenti somme a grandi gruppi no-profit, tra i quali:

  • Creative Commons, l’organizzazione che si occupa di proporre una nuova forma di tutela del diritto d’autore, secondo la filosofia del copy-left;
  • Electronic Frontier Foundation, l’organizzazione che si occupa di tutelare i diritti digitali degli utenti in Rete;
  • Software Freedom Law Center, un servizio legale gratuito per gli sviluppatori di free software/open source/libre;
  • UNICEF Innovation Labs, che si occupa di progetti di innovazione in Kosovo, Uganda e Zimbabwe, interamente basati su software open source.

Come affermato da Jim Whitehurst (CEO nel 2012):

Il movimento open source ha le sue radici nei valori condivisi sulla conoscenza; è fondato su idee allo stesso tempo ordinarie e rivoluzionarie. Come membri di questa comunità, eleviamo la trasparenza sulla segretezza. Apprezziamo la libertà piuttosto che il controllo.

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Jim Whitehurst

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