DOS Plus

Nel 1986 Digital Research rilascia il DOS PLUS (+), versione single user del CDOS erede del glorioso CP/M in edizione 16bit (CP/M 86).

Il trademark DOS PLUS apparteneva originariamente a Micro-System Software (società con sede a Hollywood) e identificava dei più popolari sistemi operativi per TRS-80, un microcalcolatore realizzato da Tandy Corporation a cavallo tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80. L’avvento dei PC IBM mandò in pensione il vecchio TRS-80 e, nel 1985, anche il DOS PLUS. Nel 1986 Digital Research, acquisisce il trademark del DOSPLUS da Micro-Systems Software e comincia ad utilizzarlo per indicare il proprio “DOS Plus” anche se i due prodotti non erano assolutamente correlati tra loro.

Il DOS Plus è in grado di eseguire i programmi scritti per CP/M-86 e MS-DOS 2.11 ed utilizzare (in scrittura e lettura) i dischetti nei rispettivi formati, permettendo il Multitasking dei programmi CP/M-86 (max 4) ma l'esecuzione di un solo programma per volta. Nel corso del 1986 vengono rilasciate una serie di minor release 1.xx e nel marzo del 1988 fu rilasciata la release 2.0/2.1. A solo un mese di distanza il DOS+ 2 viene rinominato in DR-DOS 3.31 (il 27 aprile 1998) che verrà rilasciato pubblicamente solo tra giugno/luglio del 1989 come DR-DOS 3.41.

Digita R. decide di rinominare il proprio OS per consentire un confronto più immediato con i rivali anche se ormai la partita era fortemente compromessa e tutti gli sforzi successivi con le varie release del DR DOS, sempre un passo avanti al concorrente diretto IBM/MS-DOS, furono inutili. Digital Research fu successivamente acquistata da Novell che la cedette alcuni anni dopo a Caldera, artefice del rilascio, sotto licenza GPL, della quasi totalità dei prodotti ereditati.

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OpenDOS, Enhanced DR DOS e DR-DOS, il dopo Novell

Nel 1996 Novell ritiene inutile continuare a sviluppare il Novell(DR)-DOS e vende l'intera linea di prodotti Digital Research a Caldera Systems che, nel 1997 rilascia il  “Caldera OpenDOS” vers. 7.01. In realtà Caldera non ha ben chiaro cosa fare del DR DOS e dopo una release beta della versione 7.02, ribattezzata DR-OpenDos 7.02. Ma a questo punto la società passa dal modello open-source a quello closed-source e rilascia il Caldera DR DOS 7.02 e a marzo del 1998 la versione 7.02, di cui parleremo nel prossimo post dedicato agli “open dos”.

Nel 1999 Caldera rilascia il Caldera Thin Clients DR-DOS 7.03, creando addirittura un ramo societario denominato “Thin Client” orientata a posizionarsi nell’omonimo settore di nicchia. Sul finire dello stesso anno Caldera Thin Cilents diventa Lineo e, di conseguenza, il Thin Clients DR DOS diventa LINEO DR-DOS 7.03. Il 30 novembre del 2009 viene rilasciato il Lineo OEM DR-DOS 7.05, pensato per i sistemi embedded ed in particolare per rendere indipendenti dal sistema host di Seatools di Seagate Tecnology, tant’è che il sistema comprendeva solo il kernel e il COMMAND.COM.

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Caldera Diskset Maker

Nel 2002 la Lineo viene acquisita da MetroWerks, ma dalla sua divisione DOS (Lineo produceva anche Embedix, una distro linux pensata sempre per il settore embedded) nasce DeviceLogicsche il 30 marzo del 2004 rilascia il DeviceLogics DR-DOS 8.0, sviluppato sul kernel della release 7.03 e tra le cui caratteristiche spiccano:  il supporto al file system FAT32, la possibilità di fare il boot da ROM o Flash, funzionalità di multitasking e un gestore di memoria DPMI.

Parallelamente all'evoluzione "ufficiale", nel luglio del 2002, sulla base del codice sorgente di OpenDOS 7.01, a cura di Udo Kuhnt nasce il The Project Enhancement DR-DOS/OpenDOS, con l’obiettivo di portare la funzionalità del DR-DOS al pari dei moderni sistemi operativi. Gli sforzi del progetto hanno portato, finora, ad una migliorata gestione della memoria, al supporto nativo per i dischi di grandi dimensioni (LBA) ed al file system FAT32.

drdos8Nel 2004 DeviceLogic diventa DRDOS Inc e ad ottobre del 2005 rilascia DR-DOS 8.1. Quasi subito, però, le community legate al FreeDOSEnhanced DR DOS, si scagliano contro DR DOS Inc. evidenziando come la nuova release (ma anche l’8.0) includa diverse features di FreeDOS e che il kernel è, sostanzialmente, una versione non aggiornata del Kernel dell’Enhanced DR-DOS.

Oltre a celare tali informazioni, il prodotto, essendo tipo commerciale, non rispetta minimamente la licenza GPL su cui sono ancora oggi basati il FreeDOS e l’Enhanced DR DOS. La pressione mediatica esercitata dalle community dei due progetti open costringono DR DOS Inc a ritirare tutte le release della serie 8.x sostituendole con l'ultima release Caldera (7.03) ed ignorando il suggerimento di fornire il codice sorgente e quindi rispettare la GPL.

DR DOS 3.41

DR-DOS 3.41 è stato rilasciato nel maggio del 1988 ed è erede diretto del DosPlus. Il numero di release è stato scelto per riflettere le funzionalità della parallela versione IBM/MS-DOS saltando tutte le numerazioni precedenti.

Questa release del DR-DOS ottenne un buon successo essendo acquistabile separatamente dall'hardware a differenza del concorrente diretto. Inoltre Digital Research era ancora considerato un attore di primo piano del panorama mondiale per cui diversi produttori OEM si avvicinarono al nuovo sistema.

Dal punto di vista funzionale era praticamente identico al rivale IBM/MS.

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ADV del DR-DOS (PC World del 14/08/1989)

DR DOS 5

DR-DOS 5.0 viene rilasciato nel maggio 1990.

Digital Research decide di saltare la release 4 per evitare confronti/associazioni con il disastroso IBM/MS-Dos 4.0, tra l'altro fonte di successo per la precedente release 3.41 del DR-Dos, unico sistema aggiornato di cui gli utenti potevano disporre in sostituzione dell'IBM/MS Dos 3.30. Questa release introduce diverse innovazioni interessanti: un'interfaccia grafica evoluta, ViewMAX, basata su GEM (GUI della stessa DR antagonista di Windows) , tool per la cache del disco, gestione nettamente migliorata della memoria ed ottimizzazione semi-automatica grazie al tool MemoryMax.

Proprio l'ottimizzazione della memoria è uno dei fattori vincenti del nuovo sistema che grazie alla possibilità di caricare il Kernel e la cache del disco nella Memoria Alta (HMA), ovvero nei primi 64kb di memoria estesa non utilizzabili dalle normali applicazioni, permette di liberare preziosa memoria convenzionale (primi 640Kb). Inoltre, su macchine i 80386, il gestore di memoria EMS (oltre 1 MB) consente di caricare in esso  i driver di sistema liberando ulteriore memoria.

Per far capire concretamente cosa comportasse la gestione avanzata della memoria basti pensare che, su un i386, dopo opportune ottimizzazioni, si riusciva ad avere uno scenario simile al seguente:

    • IBM/MS - DOS, memoria libera per le applicazioni 300-400 Kb
    • DR-DOS 5, memoria libera per le applicazioni: 620 - 640 Kb

Questo surplus di memoria era talmente inusuale che, in alcuni causi, ha causato problemi alle vecchie applicazioni, tanto da comprometterne il funzionamento, portando Digital R. all'implementazione del comando Loadfix in grado di lasciare un vero e proprio "buco" all'inizio della mappa di memoria. E' da considerare, infine, che per raggiungere risultati simili la versione 4 del Dos IBM/MS aveva bisogno del tool aggiuntivo QEMM, che permetteva di caricare i driver nella memoria estesa e raggiungere un risultato simile.

Questi fattori uniti ad una buona stabilità del sistema porta il DR-DOS 5 a riscuote un forte successo, in particolare presso l'utenza interessata a sfruttare a pieno le potenzialità del proprio calcolatore.

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ViewMax

DR DOS 6

Digital R. rilascia il DR-DOS 6.0 a pochi mesi dall'MS-DOS 5 (1991), dando nuova linfa alla sfida tra le due società ed apre la strada alle utility e ai tool in-bundle, ottimizzandole per lavorare in modo congiunto e trasparente rispetto al sistema stesso.

Digital R. raccoglie le funzionalità terze relativi al gestione dei dischi sotto l’acronimo DiskMax, sostanzialmente: SuperStor/DS, di AddStor, per la compressione on-fly, una utility per la Cache del Disco derivata dal popolare Super PC-Kwik e Diskopt, per la deframmentazione del disco.

La nuova creatura di Kildall introduce anche un nuovo modo di pensare all'undelete attraverso l'utility DelWatch in grado di tenere traccia dei file cancellati e facilitarne il recupero, sulla falsa riga del cestino di Windows/MacOS/OS-2. Inoltre si tratta del primo DOS ad implementare un'API per il multitasking sulle CPU capaci di gestire la memoria in modalità protetta (dall' i286 in poi), utilizzabile direttamente dalle applicazioni DR-DOS appositamente progettate, e quindi non compatibili con gli altri DOS, o indirettamente in modalità pre-emptive grazie al tool di switching TaskMax.

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TaskManager in azione

Ormai i nuovi sistemi non possono non tener conto di Microsoft Windows (siamo nel periodo temporale della versione 3.0) e Digitar Research non fa eccezione, potenziando, in particolare, MemoryMax per la gestione ottimizzata della memoria.

Come le precedenti release del DR DOS, anche questa incorpora ViewMax, una shell grafica per la gestione delle operazioni con i file e lo switching delle applicazioni in multitasking. Il paragone con DosShell di Microsoft è alquanto riduttivo e a favore della soluzione Digital R.

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Digital R. si dimostra particolarmente attenta alla questione della sicurezza introducendo una serie di funzionalità di gestione degli accessi al sistema, che vanno ad estendere quelle della versione precedente. In particolare non è più possibile aggirare la richiesta di password per l'accesso al sistema utilizzando un floppy di boot, perché ciò non consentirebbe all'utente l'accesso all'intero hard disk.

Tutte queste innovazioni metto in agitazione Microsoft che però non ha in programma il rilascio di una nuova versione dell'MS-DOS a breve (l'MS-DOS 6.0 sarà rilasciato nel 1993). Così, per contrastare il rivale, tenta di limitare il funzionamento del nascente Windows 3.1 solo sui sul proprio DOS attraverso un controllo conosciuto come AARD code. Digital R., però, rilascia velocemente una patch per aggirare la limitazione (tecnicamente semplice) e nel frattempo tale pratica viene ritenuta illecita ai fini della concorrenza e disattivata nella versione finale dell'ambiente grafico.

Release ufficiali: 6.0 (Retail), prezzo: 100.00$

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