Al momento della presentazione dell’Atari 520ST, TOS 1.0 non è ancora completamente finito. Così il GDOS non viene installato in ROM (anche per evitare che venga caricato di base e occupi i soli 512Kb di memoria disponibile) ma viene caricato automaticamente da floppy, ricercandolo in un folder speciale di “autoload”.
TOS 1.0
Ovviamente la situazione viene presto risolta e tutto il sistema è ospitato in ROM. Non stupisce quindi che l’OS non sia particolarmente efficiente, risultando lento e lacunoso. Il supporto ai dischi rigidi è decisamente scarno (partizioni di massimo 16Mb) e, come se non bastasse, l’accesso ai floppy è estremamente lento. Un punto decisamente a favore, invece, è la possibilità di aprire contemporaneamente fino a 6 applicazioni (in gergo TOS: Accessori) in grado di funzionare in modo cooperativo, nonostante TOS non sia propriamente un sistema operativo multitasking.
La mancanza più evidente, però, è l’assenza del supporto al coprocessore blitter per la gestione efficiente di grosse quantità di dati in memoria. A completare il quadro si inseriscono anche il cosiddetto “40 folder bug”, ovvero il fatto che il sistema limiti ad un massimo di 40 i folder apribili per sessione, e una serie di problemi sulla gestione delle porte seriali.
TOS 1.0 Folders
Atari si trova dunque costretta a correre rapidamente al riparo e rilascia, nel 1987, TOS 1.02 (anche TOS 1.2) con il supporto al co-processore blitter e la gestione di partizioni fino a 32Mb, anche se l’accesso ai dischi (fissi e removibili) è ancora lento. Quest’ultimo aspetto verrà corretto con una patch, mentre resterà l’impossibilità di rinominare i folder.
Comunque è solo con le versioni 1.04 (1989) che il sistema raggiunge un primo stadio di maturità, incorporando un adeguato file system, risolvendo i problemi con la gestione dei dischi e introducendo una gestione ottimizzata delle variabili di sistema tramite “Cookie Jar”. TOS 1.04 resta probabilmente l’OS Atari più usato di sempre, unitamente alle versioni 1.06x rilasciate per i nuovi sistemi STe.
TOS 1.06x
A dispetto del numero di versione, TOS 3.0 viene introdotto (1990) prima della versione 2.0, ed essendo progettato per i nuovi Atari TT030 a 32Bit è interessato da una completa riscrittura. L’OS è ora decisamente più performante, con GEM decisamente più fluido e con l’atteso supporto agli shortcut. Sono ora supportati Hard Disk decisamente più ampi così come i floppy HD, mentre il limite della massima quantità di RAM supportata viene infranto grazie a “Fast RAM”, ovvero la corretta gestione della memoria oltre i 4Mb supportarti ufficialmente da GEM.
TOS 3
La nuova UI permette di posizionare i programmi direttamente sul desktop mentre i file diventano dei veri e propri oggetti a cui assegnare icone (solo monocromatiche) e su cui effettuare operazioni di ricerca. La serie TOS 3.0x è utilizzabile anche dai cloni Atari come Eagle (GE-Soft) e Hades (Medusa) per il quale viene realizzata, su licenza, una versione custom ottimizzata di TOS 3.06.
Come anticipato, TOS 2.0x arriva poco dopo la 3.0x, specificamente per il MegaSTE, ma è utilizzabile anche sui sistemi STFM grazie ad uno specifico adattatore. Basato sulla versione TOS 3, occupa ben 256Kb di ROM (rispetto ai 192 Kb della serie 1.0x), supporta i floppy disk fino a 1.44 Mb (2.06), offre la possibilità di boot da Hard Disk (2.06), la gestione di risoluzioni video maggiori ed è il sistema scelto per il notebook ST (2.08).
TOS 2.06
Nel 1992 con i nuovi Falcon arriva TOS 4.0. Le modifiche sono principalmente concentrate sulla UI, al fine di renderla più funzionale e finalmente in grado di gestire una maggiore profondità di colore. Così GEM acquista uno stile 3D Like (simile a quello che accompagnerà Windows 95), sia nelle finestre che nelle icone, e fa propria la gestione dei Pop UP e dei Sub Menu. Cosa sicuramente interessate è il supporto multilingua (5 lingue differenti), fornito direttamente con il sistema ed integrato nella ROM.
TOS 4.04 su Falcon
Atari Works
Dopo alcune minor release, con TOS 4.04 Atari congela lo sviluppo del sistema in favore di MultiTOS. In realtà Atari vede MultiTOS come un OS di passaggio, tanto da pianificare la realizzazione di TOS 5, un sistema in grado di inglobare il meglio di TOS 4.04 e di MultiTOS. Così, per solo uso interno, nel 1993 vedono la luce le release 4.92 e 4.98 di TOS che per un breve periodo circolano in Rete in modo illegale, consentendo di intravederne alcune caratteristiche: nuove applicazioni accessorie e finestre minimizzabili.
TOS 4.92
In seguito al flop di MultiTOS, il team di sviluppo viene riallocato per la scrittura del software di gestione dell’unica CD-ROM della console Jaguar, segnando la fine di TOS e di MultiTOS stesso.
Atari Jaguar
Volendo completare correttamente il quadro, è utile evidenziare che per i cloni prodotti dalla tedesca Milan Computer GmbH viene realizzato (su licenza) un porting che si fregia del nome di [Milan] TOS 4.08. Questa versione introduce i RadioButton e le CheckBox negli elementi di interfaccia, ma resta utilizzabile solo sui sistemi Milan e non sugli Atari originali a causa del compilatore e della modalità di compilazione utilizzata.
MilanTOS