L’avventura di Microsoft nel mondo mobile inizia ufficialmente intono al 1992, quando decide di scendere in campo con il progetto WinPad, pensato per rivoluzionare l’utilizzo dei dispositivi mobile con un sistema derivato da Windows, anche se fortemente modificato. Al progetto aderiscono immediatamente sette dei maggiori produttori mondiali di Handheld PC (dispositivi portatili), tra cui: Compaq, Motorola, NEC e Sharp.
WinPad Alpha Logo
Il team di sviluppo diventa subito operativo, ma WinPad raggiunto un primo stadio di sviluppo stabile (1994) si dimostra decisamente prematuro, poiché caratteristiche come il riconoscimento calligrafico non trovano adeguato supporto dall’hardware disponibile.
Inoltre un problema particolarmente ostico è rappresentato dalla durata delle batterie che, con hardware standard x86, si riduce al di sotto della soglia accettabile.
Così, dopo lunghe discussioni con i partner OEM, nell’autunno del 1994, Microsoft cancella definitivamente WinPad in favore del nuovo Pulsar che nasce con l’intento di creare un dispositivo portatile wireless adatto all’utilizzo consumer. Nei piani, il nuovo sistema avrebbe avuto un set di funzionalità minori rispetto ai sistemi classici per piattaforme X86, ma sarebbe stato in grado di girare su hardware pensato per il mercato mobile.
Il progetto entusiasma da subito Gates ed il management di Microsoft, convinti della necessità di avere un sistema lontano dalla complessità dell’architettura tipica dei computer x86 e, soprattutto, in grado di catapultare la società nel mercato del futuro.
Nonostante gli iniziali investimenti tecnologici, da un’analisi di mercato viene fuori, però, che anche Pulsar, non sembra riscuotere particolare interesse, costringendo Microsoft a congelare, ma non a cancellare, le relative attività, convinta comunque della bontà della propria idea, visto il discreto successo di Apple con Psion.
Così dalle ceneri di WinPad e Pulsar viene creato un gruppo di ricerca e sviluppo chiamato Pegasus Team, che parte da quanto di buono realizzato nelle precedenti esperienze e prende in consegna il Kernel RISC a 32bit di Pulsar, per creare un nuovo sistema operativo fortemente ripensato ed ottimizzato.
Dopo un anno di lavoro, nel 1995, viene rilasciato Windows Pegasus, una prima versione di test del nuovo OS mobile, in grado di funzionare con hardware realizzato secondo precise specifiche a cui i vari OEM devono conformarsi in modo da garantire stabilità e una discreta durata della batteria.
Tali specifiche vengono raccolte da Microsoft nella Reference Platform Specification, una sorta di decalogo per la realizzazione di dispositivi Pegasus Compliant:
- Dimensioni contenute (pocket) non superiori a 18x10x2.5 cm (7x4x1 inc);
- Alimentazione attraverso 2 batterie di tipo AA;
- Peso inferiore a 500g (1 pound);
- Tastiera QWERTY contenente i tasti standard Ctrl, Alt e Shift;
- Display LCD touch screen con risoluzione 480x240 pixel, 4 livelli di grigio e 2 bit per pixel;
- Pennina da usare come un mouse per l’interazione con il touch screen;
- Processori e architetture SuperH 3, MIPS 3000 o MIPS 4000;
- 4 MB di ROM minimi;
- 2 MB di RAM minimi con un sistema ridondate di energia;
- Porta infrarossa compatibile HPSIR;
- Porta seriale RS-232;
- Slot PCMCIA;
- Sistema di riproduzione audio integrato
Pegasus fa, inoltre, propria la necessità di adattarsi ai diversi mercati internazionali, ponendosi come base per i multi-region device, grazie al supporto nativo per Unicode (che utilizza 2byte per ogni carattere invece che 1byte come ASCII).
Il processo di development si spalma su quattro versioni beta che coinvolgono, soprattutto nel caso della quarta, Casio (la prima a sottoscrivere il progetto), Compaq, HP, LG Electronics (per Hitachi), NEC, e Philips.
A settembre del 1996, dopo 21 mesi di lavoro, Pegasus è pronto per la versione RTM e viene ribattezzato Windows CE.