[Approfondimento di Fabio Ciccone]

L'inizio
Questa è una storia che se non fosse realmente accaduta nessuno ci crederebbe.

Sembrerebbe una leggenda, ed in effetti è assolutamente indubitabile che molto di quello che racconteremo a breve ha i toni del leggendario e ciò malgrado il fatto che il personaggio, Paul Allen, essendo uno dei 10 uomini più ricchi del mondo, è ovviamente, e rappresenta, di certo, qualcosa di molto concreto.

…e, nel caso in cui ce lo dimenticassimo, ci sono i suoi 30 miliardi di dollari di patrimonio stimato a tutt’oggi a ricordarcelo.

Altra cosa che dovremo avere sempre presente, nel raccontare la storia di Paul Allen, il vero ed unico numero due della Microsoft di tutti i tempi, ed il suo primo Software Architect, è il fatto che lui e Bill Gates sono amici da sempre, ed hanno condiviso la loro passione per l’informatica da quando erano due giovanissimi teen agers.
L’informatica è la loro passione comune ed è una passione che traspare tutta anche dalla foto seguente, una rarissima immagine del 1968 in cui Bill ha 13 anni (Gates è nato nel 1955) e Paul ne ha 15 (Allen è del 1953).

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Aspetto da sottolineare e che traspare tutto ed è cosa ed atteggiamento ben noto a chi lavora nel settore dello sviluppo software (pair programming, programmazione in coppia, eccoli lì… anche Bill&Paul lavoravano con questo metodo!!!), c’è Paul alla tastiera che scrive il codice.

Ed in effetti il primo vero Software Architect, di quella che, al momento della fondazione, si chiamava Micro-Soft, è stato Paul Allen.

L’unica persona, oltre alla madre (che ha avuto un ruolo fondamentale nella creazione di quel colosso che è oggi la Microsoft) di cui si dice che Gates si sia mai fidato in vita sua.
Paul Allen, forse l’unico vero e solo amico di Bill Gates, ed il suo primo Architect!
Allen ha avuto un ruolo chiave nella scalata di Microsoft al successo e non ha mai creato problemi di leadership a Gates.
Problemi di leadership, per inciso, che sono molto sentiti nel mondo dell’informatica, per il particolare tipo di personalità "aggressiva" che hanno e devono avere sempre e necessariamente i buoni programmers.
Allen ha sempre accettato la leadership di Gates, ciò malgrado sia più grande di età, due anni, rispetto a Bill.
Ad Allen, in fondo, forse interessava solo l’aspetto tecnico-creativo ed in effetti tra Allen e Gates c’è stato, probabilmente, lo stesso tipo di simbiosi tecnica e capacità commerciali e di raiders nelle trattative che vi è stato per un'altra coppia storica dell’informatica, Steve Jobs e Steve Wozniak (Apple).

Gates, Allen e la Micro-Soft
Allen è colui che quando fondò, insieme a Gates, la Micro-Soft, ed erano entrambi poco più che ventenni, accettò senza fiatare il diktat di Gates. Bill infatti, su consiglio della madre, modificò, poco prima di trascrivere gli atti formali dinanzi ai notai, la ripartizione percentuale delle quote della società.
Le quote iniziali della Micro-Soft erano 50% Gates e 50% Allen.
Quando la madre di Gates (che si intendeva di affari ed era membro influente di molte potenti associazioni in ambito cittadino a Seattle, la loro residenza) vide la ripartizione fatta dal figlio gli impose di cambiarla…
Disse a Bill che non esistono società al 50% …disse, sempre al figlio, rimproverandolo duramente di non capire nulla, che sarebbe prima o poi arrivato un momento, nell’ambito della vita societaria, di decidere qualcosa di estremamente importante … ed in quel caso doveva essere chiaro chi aveva l’ultima parola e chi no.
Bill capì e torno da Paul dicendogli che lui, Bill Gates, aveva deciso che le quote dovevano essere cambiate, 51% riservate a lui stesso, Gates, e 49% per Paul.
Prendere o lasciare… si guardarono negli occhi mentre Paul prendeva la sua decisione… poche persone al mondo possono reggere lo sguardo di Bil Gates … e Paul accettò.

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E fu l’inizio di qualcosa che adesso è, di fatto, leggenda.
Non la ripercorreremo tutta, solo alcuni aspetti cruciali, anche per capire meglio il ruolo di un Architect, quale era ed è Allen, e di quanto tale ruolo sia spesso decisivo.
Una buona scelta tecnica di un buon Architect può salvare una situazione grave ed apparentemente irrecuperabile.
Una cattiva scelta, oppure peggio ancora, l’assenza di un Software Architect e la situazione da critical diviene vero e proprio collasso tecnico.
 
L'Altair8800
Gates e Allen scrivono nel 1975 il BASIC per l'Altair8800 della MITS di Ed Roberts, che aveva fatto pubblicare tempo prima un annuncio sulla rivista "Popular Electonics", in cui garantiva un accordo economico a chi fosse stato in grado di produrre un interprete BASIC capace di venir caricato e risiedere in soli 4kb di memoria. Sull'aereo per andare da Roberts per la dimostrazione, Allen si accorse che nel sorgente mancava il loader (non il bootstrap) e lo scrisse a mano su un foglio durante il volo.
La vicenda viene correttamente ricordata qui (cfr.paragrafo "The Race for Basic" https://www.i-programmer.info/history/people/606-bill-gates.html

Microsoft DOS
Allen è la persona che indirizzò Gates, dopo che lo stesso aveva concluso l’affare con IBM, alla scelta di acquistare la code – base di ciò che poi diverrà il DOS. Comprarono la code-base da un programmatore che aveva strutturato e prodotto, senza alcun successo commerciale, qualcosa di simile a ciò che occorreva loro, un clone del C/PM di Gary Kildall (Digital Research).
Lo comprarono per 40.000 dollari!!!

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Non si diventa a caso uno dei dieci uomini più ricchi del mondo!!!


La malattia
E la storia va avanti sino al 1983 …la Microsoft è già una potenza del settore ICT negli Stati Uniti e nel mondo e sotto la guida di Gates si muove con una spregiudicatezza che è indicativa delle modalità aggressive con cui intendono sopraffare il mercato.
Sono, infatti, già di quel periodo, le denunce per approcci di marketing assai discutibili, utilizzati da Microsoft, (ma tipici ancor oggi di molti ambienti ICT!!!) secondo il metodo F.U.D. Fear, Uncertainty and Doubt - "paura, incertezza e dubbio" - e cioè sostanzialmente diffondere notizie, prevalentemente false, sull’incapacità tecnica o su gravi problemi tecnici dei software dei concorrenti per impedirgli di conquistare o difendere mercato.
Nel 1983 accade qualcosa di imprevisto, qualcosa che non ti aspetti…qualcosa che però ci ricorda che siamo uomini… tutti uomini.
Paul Allen si ammala… e gravemente…un cancro, il Morbo di Hodgkin.
Dura due anni la lotta di Allen contro la malattia. Intanto Gates è vicino all’amico e gli dice di non preoccuparsi… che ci penserà lui alla società…sono i due anni più duri per Gates e per Allen…anni in cui Allen la sfanga nella sua lotta per la vita …e Gates stravince contro tutti gli avversari commerciali.
Dopo due anni così Gates è ben felice di riaccogliere il suo Architect, che torna dopo aver vinto la sua lotta contro la malattia.
Ma Allen, che possedendo il 49% è già ricchissimo oltre l’immaginabile, da al suo amico una risposta inaspettata… gli dice che non ha più voglia di lavorare!!!
Che, avendo affrontato la morte, ha imparato il valore della vita ed adesso vuole godersela, vuole spendere tutti i soldi guadagnati, ha le sue passioni (musica, basket, football, donne, viaggi…) e non gli frega più nulla del lavoro!!!
…e quindi prega Bill di liquidarlo economicamente e di lasciarlo andare!!!
Per Gates è un brutto colpo, pensa inizialmente che il suo vecchio amico sia impazzito e prende tempo, anche perché liquidare il 49% di Microsoft non è una operazione economicamente tanto fattibile nel breve.
Ma poi passa il tempo e Gates capisce che il suo amico fa sul serio, che davvero ha staccato la spina, quindi si passa al piano B orchestrato da Gates… che è la parte finale della nostra storia come vedremo…
Nel frattempo, negli ultimi 20 anni, Allen ha realizzato e sta realizzando tutti i suoi capricci… compra squadre di basket (i Portland Trailblazers) ed una di football, i Seattle Seahawks.
Edifica e fonda un museo dal costo complessivo di 500 mil. di dollari dedicato ad uno dei suoi idoli, Jimi Hendrix, finanzia cospicuamente, tra l’altro, la ricerca di forme di vita extraterrestri (23 mil. di dollari al Seti Institute di Carl Sagan) ed una misteriosa società ICT, Transmeta, che è anch’essa una leggenda come il suo fondatore e vedremo poi perché…

L'incidente giudiziario
Peraltro Allen è personaggio molto discreto che non ama far parlare di sé e lo dimostra, circa 10 anni fa, quando, suo malgrado, incappa in un guaio giudiziario. Una sua segretaria lo denuncia per violenza sessuale, è il periodo in cui negli States sembra facile ottenere (vedi caso Mike Tyson) cospicui risarcimenti con denunce del genere.
Ma Allen è uomo pubblico e si ritiene che andrà, con il suo stuolo dei migliori avvocati, sino in fondo, senza patteggiare come è sempre possibile nel sistema americano di Common Law.
Ne sono convinti tutti i media americani e mondiali che cominciano a seguire morbosamente la vicenda.
Si arriva alla data dell’udienza preliminare dove, secondo la prassi americana, il magistrato chiede alle parti di, eventualmente, chiudere la partita con una cifra a risarcimento di tutto, è la prassi, ma Paul Allen è uomo pubblico, rifiuterà, credono tutti, senz’altro per proteggere il suo buon nome.
I difensori della segretaria sparano, senza convinzione, una cifra pro-forma….5 milioni di dollari … è appunto un pro forma.
Si attende l’ovvio NO dei difensori di Paul Allen, i migliori d’America.
Ed a questo punto accade qualcosa che si è visto e si vedrà raramente nelle sedi giudiziarie, gli avvocati di Paul Allen aprono una valigetta, tirano fuori un assegno, compilano la cifra e lo consegnano al magistrato che, incredulo, legge l’importo!!!
Quindici milioni di dollari!!!
Si pensa ad un errore ma gli avvocati di Allen chiariscono.
Essi hanno avuto esplicito mandato, da parte del loro cliente Paul Allen, di pagare 3 volte qualsiasi fosse la somma richiesta dalla controparte per chiudere, definitivamente, la questione in quella sede.
Perché il loro cliente non avrebbe avuto il tempo di dedicarsi alla vicenda!!! Aveva ed ha di meglio da fare…
E di sicuro guardando il suo mega yacht (il più grande del mondo) di cose da fare migliori di una vicenda giudiziaria ne ha!!!

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Il sottoscritto estensore di questo post seguì la vicenda, 10 anni fa circa, sui notiziari web e sui giornali come Corriere e Repubblica che dedicarono… e lo ricordo bene davvero… più di un reportage dall’udienza in cui accade quanto descritto.
Uno, molto bello, da parte anche di uno dei migliori giornalisti italiani, Vittorio Zucconi, scritto davvero bene.
Di quella notizia oggi, e la cosa è abbastanza inquietante, non vi è più alcuna traccia sul web.
Provate a cercare…
Allen è un personaggio molto discreto ed anche i motori di ricerca lo sono…

Allen, Trasmeta e Linux
E veniamo a Transmeta… la società più importante di Paul Allen che continua, pur avendo ufficialmente lasciato Microsoft, a tenere un piede nel mondo ICT.
Per anni, prima di annunciare al pubblico di produrre microprocessori a basso consumo e quotarsi al NASDAQ, Transmeta rimane un segreto impenetrabile intorno al quale si accumulano rumours e misteri.
E' la società dove lavora, ma guarda un po’ i casi della vita, e sin dal 1997, Linus Torvalds.
Si, proprio quel Linus Torvalds, l’Architect (un altro ancora!!!) di Linux per intenderci, assunto dall'ex collega Architect Paul Allen con un contratto di milioni di dollari.
Transmeta si dice sia la società che assume programmatori e tecnici di altissimo livello togliendoli prevalentemente ai concorrenti di Microsoft.
E’ la società che si permette, per anni, una home page che è un capolavoro di anti-marketing.
E’ la società che, come il suo principale finanziatore Allen, non ama far parlare di sé sul web…
Tra le leggende che girano nei meandri della rete ve n’è una veramente incredibile… forse la più incredibile di tutte… e ciò la dice lunga sul fatto che le informazioni contenute sul web e nel web chissà cosa siano in realtà.
…comunque, si diceva, la leggenda più paradossale che circola sulla rete è che chiunque scriva di Paul Allen, del suo incidente giudiziario, di Transmeta, di Linus Torvalds che lavora per Transmeta … riceverà una telefonata da un qualche emissario misterioso… che pagherà 3 volte qualsiasi cifra per far sparire la notizia, oppure lo assumerà, se tecnico ICT, in Transmeta a peso d’oro!!!
E questo è veramente davvero incredibile…
Oops… scusate se interrompo adesso questo post …ma mi squilla il cellulare…

Nel 1979 Micro-soft non era certo il colosso di oggi, ma comunque si difendeva egregiamente fornendo il BASIC ad un numero decisamente ampio di produttori hardware. Gates, comunque, è già impegnato fattivamente nella tutela dei propri software, come ci ricorda la famosa lettere indirizzata all’Homebrew Computer Club del 3 febbraio 1976: An Open Letter to Hobbyists.

Durante il CES invernale del 1978, Commodore presenta un prototipo del PET e John Feagans (uno degli ingegneri impegnati nel suo sviluppo) racconta:

“He was looking over his shoulder. Gates walked up to our machine and played around with it. Gates typed a simple command and the screen displayed the word MICROSOFT. If you put WAIT 6502 and then a number, it would print MICROSOFT that many times. Gates cleared the screen and walked away, unaware i had observed his deed.”

["… Gates si avvicinò alla nostra macchina e smanettò con essa. Gates digitò un semplice comando e sullo schermo apparve la parala MICROSOFT. Se si scriveva WAIT 6502 e poi un numero, il sistema avrebbe stampato Microsoft il numero di volte corrispondenti. Gates effettuò il clear dello schermo e se ne andò, ignaro che avessi visto ciò che aveva fatto."]

Di fatti si tratta di una sorta di firma che evidenzia come il “Commodore Basic 2.0” sia stato scritto da Microsoft.

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Da Commodore a... Microsoft

La cosa, nonostante non sia un problema reale, infastidisce Commodore che al CES di gennaio del 1979, presentando le nuove versioni del PET, rilascia in proprio anche con una nuova release del BASIC da cui è stato rimosso l’easter egg.

In questa occasione Gates effettua la stessa prova ma, chiaramente, l’esito non è quello atteso e John Feagans con Bill Seiler (altro componente del PET team) non nascondono la loro soddisfazione nel vederlo andar via decisamente “attapirato”.

Qualche anno dopo è la Apple ad inserire una prorpia "firma" all’interno del codice contenuto nella ROM per l’Apple II.

La decisione di Jobs segue la causa contro la Franklin Computer che nei primi anni ‘80 crea un clone dell’Apple II (ACE) copiandone persino la ROM e la documentazione. Chiaramente la casa di Cupertino fa causa alla Franklin costringendola a ritirare il proprio sistema dal mercato.

Ma Jobs desidera per il futuro uno strumento veloce per poter dimostrare facilmente, sia in pubblico che in sede legale, che ci si trova davanti ad una copia dei propri prodotti. Così nasce l’icona “Stolen From Apple” [rubato da Apple], nascosta all’interno della ROM e richiamabile velocemente tramite la pressione di una specifica combinazione di tasti.

stolen from apple Stolen from Apple

Come le icone che successivamente caratterizzeranno il Mac, la “Stolen from Apple” viene realizzata da Susan Kare, mentre la sua codifica/compressione è affidata a Steve Capps.

Anche un altro dei protagonisti informatici del periodo sembra avesse ceduto alla moda degli “ovetti”, anche se non se ne ha una controprova reale. Gary Kildall, padre del CP/M e fondatore della Digital Reasearch Inc, ha sempre sostenuto che il DOS fosse un clone del proprio sistema operativo, e, a tal proposito, Jerry Pournelle (scrittore Americano di fantascienza) ha affermato che il professore era stato in grado di dimostrargli che il DOS conteneva del codice CP/M poiché, digitando un particolare comando dal prompt, compariva proprio il suo nome (Gary).

Pournelle, comunque, non ha mai voluto rilevare quale fosse questo comando in modo da comprovare le proprie affermazioni, alimentando l’alone di leggenda che ha portato l’episodio ad essere menzionato anche nel noto libro They Made America.

Dopo aver letto l'annuncio su Popular Electronics, Bill Gates e Paul Allen telefonano immediatamente a Ed Roberts per proporgli la demo del loro interprete Basic per l'Altair al fine di fornirlo in licenza alla sua società. In realtà non esiste alcun interprete Basic per l'Altari e i due amici non dispongono nemmeno dell'Altair stesso. L'interesse di Roberts, però, li porta a buttarsi a capo fitto nella sua scrittura (realizzata con un simulatore dell'8008 scritto da Allen), assumendo Marty Davidoff,studente di Harvard, per le routine sulle operazioni floating-point

Il prodotto viene annunciato ufficialmente il 2 gennaio 1975 ed è il primo software ufficiale della Micro-soft che, a quei tempi, aveva ancora il trattino nel nome e l’avrebbe mantenuto fino al 1976. Si aprono così le porte del successo a quella che sarebbe diventata la più grande azienda informatica del mondo. Il successo è tale che il grande pubblico dimentica ben presto i nomi di Kemeny e Kurtz, autori delle specifiche del linguaggio Basic, e negli anni a venire il nome di Bill Gates verrà associato sempre più frequentemente alla creazione del "Basic" in generale. In seguito all'accordo con Ed Roberts, Gates e Allen si trasferiscono ad Albuquerque, sede della Mits, per scrivere un programma in grado di connettere l'Altair con una unità a disco.

Nel frattempo, il 5 marzo 1975 a Menlo Park, California, nel garage di Gordon French, si svolge il primo incontro del Bay Arena Amateur Computer User Group noto anche come Homebrew Computer Club, il club degli "hacker dell’hardware" che attira vari personaggi con grandi interessi tecnologici, tra cui Stephen Wozniak, Steve Jobs, i fondatori di Apple, e Lee Felsenstein. Le riunioni dell’Homebrew divengono un appuntamento fisso per scambiare pezzi di hardware, idee, informazioni e progetti.Ovviamente l’Altair 8800 è al centro dell’attenzione.

Una sera di giugno del 1975 gli hobbisti dell'Homebrew Computer Club riescono a impossessarsi di una cartuccia contenente il codice completo del Basic, lasciata incustodita durante una delle numerose dimostrazioni itineranti organizzate da Ed Roberts per pubblicizzare il suo prodotto.A causa del prezzo ritenuto eccessivo, gli "homebrewers" iniziano a fare delle copie su nastro del Basic per l'Altair da distribuire gratuitamente.

In seguito al dilagare di queste copie "pirata", il 3 febbraio 1976 Bill Gates (nel frattempo diventato socio dell’Homebrew Computer Club) scrive una lettera aperta agli hobbisti, pubblicata sulla newsletter Computer Notes, un documento in cui attacca apertamente la copia non autorizzata, che riportiamo integralmente:

3 febbraio 1976

Lettera aperta agli hobbisti

Secondo me quello che al momento caratterizza più negativamente il mercato hobbistico è la mancanza di corsi e libri di software validi e perfino di software di qualità. Senza del buon software e un proprietario che si intenda di programmazione, un computer hobbistico è sprecato. Ma verrà mai scritto software di qualità per il mercato hobbistico?
Quasi un anno fa Paul Allen e io, in previsione del fatto che il settore hobbistico si sarebbe espanso, abbiamo assunto Monte Davidoff e abbiamo sviluppato il Basic per l’Altair. Anche se il lavoro preliminare è durato solo due mesi, tutti e tre, nel corso dell’ultimo anno, abbiamo documentato, migliorato e aggiunto funzioni al Basic. Ora abbiamo un Basic 4K, 8K, Extended, Rom e Disk. Il valore del tempo macchina che abbiamo utilizzato supera i 40.000 dollari.
I riscontri che abbiamo ottenuto dalle centinaia di persone che stanno usando il Basic sono stati sempre positivi. Nonostante ciò, saltano alla luce due elementi sorprendenti: 1) la maggior parte di questi “utenti” non ha mai acquistato il Basic (lo ha fatto meno del 10 per cento dei possessori di Altair) e 2) considerando il totale delle royalty che abbiamo ricevuto dalle vendite agli hobbisti, il tempo che abbiamo dedicato allo sviluppo del Basic per l’Altair vale meno di due dollari all’ora.
Il motivo? Come sicuramente quasi tutti gli hobbisti sapranno, la maggior parte di voi sta rubando il software che utilizza. Per l’hardware bisogna pagare, mentre il software è qualcosa da condividere. A chi interessa se chi vi ha lavorato non riceve alcuna ricompensa?
È giusto? Una cosa che sicuramente non potete fare se utilizzate software rubato è rivolgervi a Mits (ovvero l’azienda produttrice del microcomputer Altair, ndt) per gli eventuali problemi in cui potreste imbattervi. Mits non guadagna vendendo software. La royalty pagata a noi, il manuale, il nastro e il resto fanno sì che questa operazione chiuda in pareggio. Una cosa che invece fate è ostacolare lo sviluppo di software di qualità. Chi può permettersi di svolgere un lavoro a livello professionale senza nessuna ricompensa? Qual è l’hobbista che può devolvere tre anni di tempo-uomo alla programmazione, al debug, alla documentazione del suo prodotto per poi distribuirlo gratuitamente? La realtà dei fatti è questa: nessuno, a parte noi, ha investito molti soldi in software hobbistico. Noi abbiamo scritto il Basic 6800 e stiamo scrivendo I’Apl 8080 e I’Apl 6800, ma l’incentivo a rendere disponibile questo software agli hobbisti è veramente minimo. In parole povere, quello che state facendo è rubare.
E a proposito di chi rivende il Basic per l’Altair, non si tratta forse di guadagni su software hobbistico? Sì, ma coloro i quali ci sono stati denunciati alla fine potrebbero rimetterci. Sono loro che gettano discredito sugli hobbisti, e dovrebbero essere cacciati a calci da qualsiasi meeting cui dovessero presentarsi.
Gradirei ricevere lettere da chiunque voglia pagare o abbia un suggerimento o commento da fare in proposito. Basta che mi scriviate a questo indirizzo: 1180 Alvarado SE, #114, Albuquerque, New Mexico, 87108. Niente potrebbe farmi più piacere che poter assumere dieci programmatori e sommergere il mercato hobbistico di software di qualità.

Bill Gates

Socio accomandatario, Micro-Soft



VERSIONE ORIGINALE:

February 3, 1976

An Open Letter to Hobbyists

To me, the most critical thing in the hobby market right now is the lack of good software courses, books and software itself. Without good software and an owner who understands programming, a hobby computer is wasted. Will quality software be written for the hobby market?
Almost a year ago, Paul Allen and myself, expecting the hobby market to expand, hired Monte Davidoff and developed Altair BASIC. Though the initial work took only two months, the three of us have spent most of the last year documenting, improving and adding features to BASIC. Now we have 4K, 8K, EXTENDED, ROM and DISK BASIC. The value of the computer time we have used exceeds $40,000.
The feedback we have gotten from the hundreds of people who say they are using BASIC has all been positive. Two surprising things are apparent, however. 1) Most of these “users” never bought BASIC (less than 10% of all Altair owners have bought BASIC), and 2) The amount of royalties we have received from sales to hobbyists makes the time spent of Altair BASIC worth less than $2 an hour.
Why is this? As the majority of hobbyists must be aware, most of you steal your software. Hardware must be paid for, but software is something to share. Who cares if the people who worked on it get paid?
Is this fair? One thing you don’t do by steeling software is get back at MITS for some problem you may have had. MITS doesn’t make money selling software. The royalty paid to us, the manual, the tape and the overhead make it a break-even operation. One thing you do is prevent good software from being written. Who can afford to do professional work for nothing? What hobbyist can put 3-man years into programming, finding all bugs, documenting his product and distribute for free? The fact is, no one besides us has invested a lot of money in hobby software. We have written 6800 BASIC, and are writing 8080 APL and 6800 APL, but there is very little incentive to make this software available to hobbyists. Most directly, the thing you do is theft.
What about the guy who re-sell Altair BASIC, aren’t they making money on hobby software? Yes, but those who have been reported to us may lose in the end. They are the ones who give hobbyists a bad name, and should be kicked out of any club meeting they show up at.
I would appreciate letters from any one who wants to pay up, or has a suggestion or comment. Just write me at 1180 Alvarado SE, #114, Albuquerque, New Mexico, 87108. Nothing would please me more than being able to hire ten programmers and deluge the hobby market with good software.

Bill Gates

General Partner, Micro-Soft

 

La lettera viene riportata anche sul bollettino di febbraio dell'Homebrew Computer Club. L'argomentazione principale di Gates contro la diffusione incontrollata dei programmi è che questa pratica scoraggia i programmatori, rendendo meno remunerativa la realizzazione dei loro prodotti.

Le teorie di Gates vengono smentite nel 1991, quando la distribuzione libera e gratuita del sistema operativo Linux diventa l'elemento decisivo che incoraggia e stimola il lavoro di migliaia di programmatori sparsi in tutto il mondo

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