Il COBOL nasce alla fine degli anni ‘50 grazie a Grace Brewster Murray Hopper, ed è uno dei primi linguaggi di programmazione di terza generazione.
La sua denominazione derivata da Common Business-Oriented Language, formalizzata a settembre del 1959 da un accordo tra un comitato delle grandi aziende informatiche dell’epoca (Burroughs Corp., IBM, Minneapolis-Honeywell, RCA, Sperry Rand, Sylvania Electric Products) e da alcune agenzie governative statunitensi.
Grace Hopper
Il linguaggio viene realizzato come una soluzione “temporanea” per lo sviluppo semplice di nuovi programmi, in attesa di soluzioni più strutturate per la sostituzione dei linguaggi assembly specifici dei processori (seconda generazione).
Il primo standard validato ufficialmente dall’ANSI è lo standard COBOL 68 (benché le relative specifiche siano sostanzialmente quelle relative alla versione in uso dal 1961), seguito da quello del ’74 e dell’85 su cui si basano la maggior parte dei programmi tutt’ora in esercizio. Nel 2002 con l’ISO/IEC 1989-2002 si è giunti allo standard internazionale definitivo.
I principali vantaggi del Cobol sui linguaggi concorrenti, del periodo di riferimento, sono: una maggiore velocità di input/output, l’aritmetica con il punto decimale fisso (molto utile nei programmi per la contabilità) e la sintassi simile a quella della lingua inglese, che gli conferisce un’ottima leggibilità.
Il linguaggio Cobol non ha una strutturazione del codice a “blocchi” come il Pascal e il C, e quindi non è possibile associare implicitamente uno scope alle variabili. L’I/O è orientato al record, e non allo stream o flusso, mentre non è contemplata la ricorsione. Inoltre i numeri sono trattati in maniera più vicina alla rappresentazione aritmetica umana: la virgola fissa o i numeri decimali vengono solitamente usati al posto della virgola mobile.
Queste caratteristiche lo hanno proiettato nel mondo gestionale e, soprattutto, bancario, dove ancora oggi imperversa, tanto che la società londinese Datamonitor ha stimato che nel 2010 erano ancora in esercizio circa 200 miliardi di righe di codice COBOL, a cui se ne aggiungono annualmente altre 5 miliardi.