Gli anni ’90 si aprono all’insegna di più fronti con lo spostamento dal mondo OEM al mondo Consumer. Il primo atto ufficiale, però, è la nomina di Michael R. Hallman come nuovo Presidente e COO (2 aprile 1990), da evidenziare anche il ritorno di Paul Allen nella veste di Vice Presidente esecutivo. Sempre durante il 1990, viene effettua un’ulteriore operazione strategica nel mondo dei sistemi operativi: Microsoft acquisisce una quota minoritaria della The Santa Cruz Operation, detentrice dei diritti di Unix, cosa che si rivelerà cruciale per le dispute nel mondo Unix quasi due decenni dopo.
La società continua a rilasciare nuove versioni dei propri sistemi operativi e ambienti operativi, ma la svolta arriva con Windows 3.0 (22 maggio 1990) che in un solo anno conta più di 4 milioni di copie, raggiungendo 6 milioni il secondo e un totale di quasi 5.000 applicazioni commerciali ad esso dedicate.
Windows 3.0 è un ambiente decisamente user friendly e ad esso viene associato un logo che contraddistinguerà a lungo l’ambiente stesso e il software prodotto da terze parti per esso, accompagnato spesso dall’indicazione “Windows Ready”. Assieme allo sviluppo della nuova versione 3.0, la casa di Redmond aggiorna l’intera suite Office che nel 1991 supera, per valore di fatturato, quello dei sistemi operativi. Da evidenziare che, nel frattempo, il disastroso MS-DOS 4.01 arriva sul mercato Sovietico, portando le lingue ufficiali supportate a 13 lingue, tra cui l’arabo, il cinese, l’ebreo, il giapponese ed il coreano.
Windows diventa talmente radicato nella strategia Microsoft da diventare il motore trainante della nascente versione 5.0 dell’MS-DOS, che ha come obiettivo primario una più efficiente gestione della memoria e una maggiore stabilità generale.
Con la nuova windows-strategy, anche il mondo dello sviluppo assume un connotato diverso, e a maggio del 1991 arriva Visual Basic 1.0, presentato durante il Comdex/Windows World Trade Show in Atlanta, Georgia.
Gates e soci sembrano inarrestabili e Microsoft, ormai al 15esimo anno di attività, diventa la prima compagnia di software a superare costantemente il miliardo di dollari di fatturato annuale. Tra nuove versioni dei propri software di punta, come Excel 3.0 win/mac/os2, nuovi prodotti hardware come il Microsoft BallPoint Mouse e Works 2.0 multimedia e l’espansione nel mondo multimediale con l’acquisizione di oltre il 25% dell’editore inglese Dorling Kindersley. Le operazioni internazionali (quasi 3000 dipendenti) vengono completamente riorganizzate: l’Europa è divisa in 3 regioni di riferimento, 4 per il resto del mondo.
Nel 1992, Hallman lascia ogni ruolo operativo e, piuttosto che nominare un nuovo Presidente, viene creato un “Ufficio del Presidente”, capitanato da 3 vice presidenti esecutivi: Steve Ballmer, vendite e supporto, Frank Gavette, operazioni generali, e Mike Maples per i prodotti.
Ma il 1992 è un anno storico per Microsoft: arriva Windows 3.1 che diventa un successo senza precedenti, con 2 milioni di copie vendute in poco più di 2 mesi, decretando l’abbandono di OS/2, che resta in dote alla sola IBM, in favore del nascente Windows NT (1993), basato su un nuovo modello di sistema operativo, completamente a 32bit, ma con la User Interface del cugino storico. Lo stesso anno, il presidente USA George Bush premia Bill Gates con la “National Medal of Technology”, riconoscendogli di aver contribuito in modo sostanziale alla diffusione del personal computer. Ad ottobre, la Casa di Redmond presenta Windows per Workgroup 3.1, con funzioni di networking e la gestione dei gruppi di lavoro: spedire posta elettronica, schedulare appuntamenti collettivi, condividere file e stampanti, gestire calendari e lavorare insieme a progetti non è mai stato più semplice.
Oltre la naturale evoluzione delle applicazioni office, arriva anche il database Microsoft Access per Windows, una soluzione relazionale pensata per piccole applicazioni d’ufficio, assolutamente non comparabile a SQL Server che continua la propria strada in modo indipendente.
Il 1993 è l’anno della versione 6.0 dell’MS DOS, il primo realizzato completamente in modo indipendente da IBM, e di Encarta che, a differenza di Bookshelf, è la prima vera enciclopedia multimediale su CD-ROM, contenente collezioni di articoli, animazioni, immagini, suoni, illustrazioni, grafici e fotografie. Windows raggiunge 25 milioni di copie e viene affiancato dal nuovo Windows per Workgroup 3.11, ora in grado di supportare Novell NetWare e Windows NT.
Nel 1994, Microsoft conta oltre 15.000 dipendenti nel mondo e utili per quasi 5 miliardi di dollari, e l’anno successivo si aggiudica il prestigioso riconoscimento della rivista Fortune come “Compagnia più innovativa operante negli Stati Uniti” grazie al lancio di Windows 95 che distrugge ogni record di vendite con 1 milione di copie in 4 giorni e 7 in tre mesi. Lo stesso anno arriva anche il nuovo Office 95, che pone definitivamente la parola fine sulla guerra delle applicazioni di produttività, facendo presto dimenticare nomi storici come Lotus 1-2-3 e WordPerfect.
Windows 95
In occasione del 20esimo anniversario, il Microsoft Museum (1995) consente ai dipendenti di ripercorre le fasi della crescita della società focalizzandosi sulla sua cultura, sui prodotti, sulla presenza internazionale e ai contributi alla comunità, grazie ad una guida cronologica, video-chioschi e prodotti esposti. Dopo sette anni, Mike Maples annuncia il suo ritiro, mentre Gates pubblica “La strada che porta a domani” in cui parla della sua visione del futuro. Il mercato consumer, presente, come abbiamo visto, sin dalle origini della società, supera i 30 titoli, arricchendosi di importanti novità come Art Gallery, Dinosaurs e Cinemania, sotto l’emblema della divisione Microsoft Home.
In tutto questo universo di prodotti e successi, non può mancare qualche passo falso e tra questi non possiamo non annoverare Microsoft BOB che, nonostante l’ambizione di creare una UI con paradigma differente da quello del desktop basata sul concetto di “stanze” e “oggetti”, è un totale fallimento, tanto da meritarsi l’infelice etichetta di “peggior prodotto del decennio” da parte della prestigiosa rivista PC World Magazine.
Sempre nel 1995, con il Windows 95 Plus! Pack, arriva anche la prima versione di Internet Explorer, il browser destinato a diventare parte integrante di Windows, già con Windows 98, elemento che negli anni a seguire sarà causa di un forte scontro con l’antitrust USA ed Europea per abuso di posizione dominante. Ma la web strategy di Microsoft va ben oltre il solo browser, dando vita a The Microsoft Network, un provider di servizi web pensato per accompagnare gli utenti Windows nella nuova era di Internet. Inoltre finalizza una joint venture con la National Broadcasting Company per la creazione di MSNBC, canale che trasmette via cavo notizie 24 ore su 24, e un servizio interattivo di notizie on-line distribuito tramite MSN. Tra gli obiettivi affini anche quello di creare set-top box con a bordo Windows CE, il cugino “povero” dei sistemi operativi Windows pensato per il mondo dei sistemi embedded.
Ad onor del vero bisogna dire che Microsoft sottovaluta, inizialmente, l’importanza di Internet, dando spazio a società come Netscape e costringendosi ad una incessante rincorsa che durerà per tutta la seconda metà degli anni ‘90.
Nel 1997 Microsoft acquista Hotmail per 400milioni di dollari, trasformandola in MSN Hotmail.
MSN Hotmail
La volontà di gestire sia i contenuti che i relativi strumenti di fruizione, viene declinata da molti competitor come “controllo” e anche il Dipartimento di Giustizia statunitense la pensa allo stesso modo, tanco che nel 1998 avvia diverse azioni contro la società di Gates, tra cui quelle per: l’utilizzo della posizione dominante nel mondo dei sistemi operativi per spingere all’uso di Internet Explorer e tagliare fuori società antagoniste come Netscape, e le pratiche relative ai nuovi media ritenute dannose per i consumatori. L’azione del dipartimento di giustizia, si somma a quelle individuali, come quella di Sun (1997) che rompe l’accordo sul “fronte Java”, sia in funzione del suo ambiente di sviluppo visuale Visual J++ (ultimo componete della famiglia delle “versioni” 6 degli ambienti di sviluppo di Redmond) per l’utilizzo improprio del suo sistema, sia per l’utilizzo di una versione “non standard” in Internet Explorer 4, citando la società di Gates.
Le sfide legali hanno un forte riscontro mediatico, ma non hanno ripercussioni sulla crescita societari: nel 1998 Microsoft ha un fatturato di 14miliardi di dollari che diventano quasi 20miliardi l’anno successivo (segnando quasi un +30%), con un utile netto pari a quasi 8miliardi, più o meno il 75% in più. Tutto ciò grazie al continuo rafforzamento dei principali prodotti di punta, a partire da Windows NT 4 (1996) che, con la famiglia dei prodotti BackOffice, è in grado di coprire tutte le esigenze del mercato, Windows 98, Office 97 per Windows e Office 98 per Mac, ma anche con l’investimento in nuovi settori, come il web editor FrontPage (derivato dall’acquisizione di Vermeer Technologies Inc) e la nuova tecnologia ActiveX per la creazione di contenuti attivi per internet e pc.
Fondamentale anche il nuovo accordo siglato tra Steve Jobs (da poco rientrato in Apple) e Bill Gates per lo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie tra Microsoft e Apple che ha un valore di investimento, da parte della Casa di Redmond di 150 milioni di dollari. L’accordo riguarda le future versioni di Microsoft Office, Internet Explorer e altri strumenti progettati per Macintosh. Internet Explorer sarà offerto insieme a Mac OS X.
Non bisogna dimenticare anche le evoluzioni della divisione dedicata allo sviluppo: oltre le prime versioni di Visual Studio (4.0 e 97), dopo la definitiva chiusura dell’accordo con Sybase, Microsoft decide di investire in maniera capillare sui sistemi di data management, assumendo diversi GURU del settore e pianificando una release rivoluzionaria chiamata Sphinx, alias SQL Server 7, che faccia dell’espandibilità la propria arma vincente e che verrà rilasciata nel 1998.
Nel 1998 inizia, inoltre il cammino della Xbox, la prima console da gioco targata Microsoft e basata sulla tecnologia DirectX alla base dello sviluppo dei giochi su Windows.
Ogni crescita impone cambiamenti e riorganizzazioni e Microsoft non fa differenza. Le divisioni vengono riorganizzate in: Desktop and Business Systems Division, Internet Platform and Tools Division e Consumer Platforms Division. Altro grande cambiamento riguarda l’Ufficio di Presidenza che viene sostituto da un Comitato Esecutivo in cui trovano posto: Jim Allchin, Steve Ballmer, Bill Gates, Bob Herbold, Pete Higgins, Paul Maritz, Nathan Myhrvold, Jeff Raikes e Brad Silverberg.