Il guanto di sfida a Microsoft

L’ambizione di Kahn è quella di trasformare Borland nella software house numero uno al mondo e per farlo sa bene di dover conquistare il mercato delle applicazioni di produttività, dove Microsoft sta pian piano costruendo la propria forza finanziaria e commerciale.

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 Philippe Kahn secondo Platt David S. in “Perché il software fa schifo...”

Agli inizi degli anni ’90, Borland può contare su circa 200 milioni di dollari di fatturato annuo, con Paradox e Quattro (PRO) venduti a circa 700dollari in edizione full e 495dollari con la formula prendi-e-rendi che mira ad abbattere la concorrenza chiedendo di consegnare fisicamente la copia originale della soluzione alternativa in proprio possesso.

Nel 1991 cominciano le trattative per l’acquisto di Ashton-Tate e di dBASE IV, affare che si conclude per 440milioni di dollari, ma che non porta i benefici sperati, generando una serie di scontri interni tra il team acquisito e quello di Paradox, oltre che una difficoltà di posizionamento sul mercato di due prodotti la cui differenza non è così evidente.

Ciò porta alla fuga degli utenti storici di dBASE IV (già sul piede di guerra con Ashton-Tate per le politiche di chiusura adottate) verso soluzioni alternative, in primis Fox Pro, acquistato nello stesso periodo dalla società di Gates. A voler essere precisi, l’acquisto di Ashton-Tate porta il numero delle soluzioni RDMBS di Borland a tre: infatti oltre a dBASE arriva anche InterBase, prodotto sicuramente minore ma che assumerà un ruolo centrale come soluzione da abbinare ai tool di sviluppo.

 

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Ashton-Tate a Borland Company

Inoltre, Borland non riesce a catturare le nuove esigenze di mercato, in particolare quella di valorizzare gli investimenti fatti e avere una standardizzazione negli strumenti utilizzati. Mentre Paradox e Quattro Pro restano, sostanzialmente, prodotti poco legati tra loro, Microsoft affina sempre di più Office, trasformandolo nel 1995 con la release Office 95, in una soluzione completamente integrata che si appresta a dominare il settore.

Kahn prova a reagire creando Borland Office per Windows che, però, altro non è che una vendita unificata di Paradox, Quattro Pro e WordPerfect (5.2), quest’ultimo ottenuto in licenza da WordPerfect Corp.  La suite viene completamente snobbata dagli utenti, proprio perché non è possibile condividere le informazioni tra un’applicazione e l’altra e anche il rilascio della versione 2.0 (WordPerfect 6.0, Paradox 4.5 e Quattro Pro 5.0) non ne risolleva le sorti. Il danno economico e di immagine è tale da costringere Kahn a lasciare (gennaio 1995) tutti i ruoli direttivi e ad interrompere ogni rapporto con la società, visto che gli azionisti sono stanchi di assecondare il suo ego smisurato e tollerare spese folli come i 300.000dollari necessari per la produzione dei propri CD di musica Jazz.

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Borland Office 2.0

La poltrona di CEO viene inizialmente occupata da Gary Wetsel, che, però, si dimette a luglio dello stesso anno, seguito da William F. Miller, fino a settembre, e poi ad interim da Whitney G. Lynn.

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