Gli insuccessi del CD32 e la non brillante risposta del mercato alla serie 4000/1200, portano Commodore ad avere seri problemi economici, nonostante nel 1992 furono venduti circa 800.000 Amiga (il 17% in più del 1991) e nel 1993 il 20% rispetto all’anno precedente.
Sul finire del 1993 Commodore ha ormai un deficit finanziario di circa 107 milioni di dollari.
Inoltre il mercato ha ormai eletto i PC come dominatori assoluti, persino nel settore ludico, grazie alla scossa data dalla ID Software con DOOM.
A marzo del 1994 Commodore ufficializza le gravi difficoltà finanziarie e nel giro di 24 ore le azioni crollano da 28$ a 0,75$, costringendo la borsa a sospendere la trattazione dei titoli. Dal punto di vista produttivo, si continuano a produrre l'Amiga 4000, Amiga 1200 e l'Amiga CD32, mentre il settore tecnico non ferma lo sviluppo di "Hombre", erede del progetto di sviluppo chip-set AAA. L’anno si chiude con l’inevitabile dichiarazione fallimentare, causata principalmente dalla forte pressione dei creditori.
La gestione controllata non è facile, così come complicata si rileva la ricerca di un acquirente. Certo molte società del calibro di Atari, Sony, ecc. mostrano interesse nell’acquisizione ma nessuno realizza velocemente un’offerta concreta.
Il perdurare di questa situazione spinge la community Amiga a creare AROS (Amiga Research OS), un sistema opensource Amiga – like (realizzato in C), al fine di portare l’esperienza di AmigaOS su altre architetture come PPC ed x86. Parola d’ordine: garantire quanto più possibile la compatibilità con l’ambiente originale Commodore. Il sistema è pensato per funzionare sia “stand alone” che come “guest” di un sistema ospitante.
Dopo quasi 5 mesi di trattative, il 20 Aprile del 1995 sono tre le compagnie ammesse all’asta di liquidazione: Commodore UK (divisione indipendente Inglese), CEI/DELL ed Escom , grande produttore tedesco di PC IBM compatibili.
La sfida si sviluppa però solo tra CEI/DELL ed Escom, che dopo offerte, rilanci, ricorsi legali e altro si conclude a favore di Escom per 12 milioni di dollari più 1 milione aggiuntivo per l’acquisto dell’hardware giacente già prodotto da Commodore.
Commodore UK non fa nessuna offerta concreta poiché stipula un accordo con Escom per essere anch’essa incorporata dalla società tedesca.
Il 30 Maggio 1995 Escom tiene una conferenza stampa annunciando l'inizio di una nuova era per il marchio Amiga, dichiarando di voler lavorare con gli sviluppatori e la community Amiga, e di voler supportare l'ingresso di Amiga in Internet.
Come prima cosa Escom crea una nuova divisione chiamata Amiga Technologies, affidandone la guida a Gilles Bourdin. Priorità della divisione è riprendere la produzione, partendo dall’Amiga 4000T con CPU Motorola 68060 a 50Mhz e un disco fisso SCSI da 1GB . Il nuovo sistema ha un design completamente rinnovato con un case in versione tower.
Escom Amiga 4000T
In Ottobre Escom inizia anche la produzione dell’Amiga 1200s, praticamente identico all’Amiga 1200 tranne che per l’Amiga OS 3.1 e l’inclusione di un “Magic Pack” software che contiene: Wordworth v4.0SE, Digita Datastore v1.1, Digita Organizer v1.1, Turbo Calc v3.6,Personal Paint v6.4, Photogenics 1.2SE, più due giochi: Whizz e Pinball Mania.
Viene inoltre stipulato un contratto con Scala per dotare ogni nuovo Amiga del software di authoring Scala MM300.
Amiga sembra imboccare la strada giusta anche grazie a società come Phase5, interessata allo sviluppo di schede acceleratrici con processori Motorola 68030/68060 espandibili con il kit Fast SCSI2 (10Mb/s) e CyberVision con le schede video a 64 bit basate sul chip S3 Virge.
La stessa Escom è al lavoro su schede basate su processori PowerPC RISC, da utilizzare per rendere morbida la transazione verso il futuro Power Amiga.
Nel 1996 arriva l'Amiga Surfer Pack ovvero software ed hardware necessari per la navigazione in Internet, così come annunciato al Comdex di Las Vegas dallo stesso Bourdin. Inoltre Visual Information Service Corp. (VIScorp), ottiene un contratto d'uso internazionale che gli consente di adattare, utilizzare e distribuire la tecnologia Amiga dentro il VISCROP, un apparecchio televisivo interattivo.
Another Mindwalker, il browser incluso nel Sufer Pack
Sempre nel 1996 vede la luce ciò che fino ad allora gli "amighisti" avevano considerato, con orgoglio, irrealizzabile: un emulatore Amiga. Le prime versioni vengono denominate "Unusable Amiga Emulator" (UAE) a causa della lentezza e della scarsa compatibilità ma, con il progredire dello sviluppo (e della velocità media dei processori montati sui PC), UAE raggiunge prestazioni interessanti, finendo per emulare più che dignitosamente le demo ed i giochi che avevano fatto la storia dell'Amiga.
L'interesse attorno a questo prodotto è enorme, tant’è che qualche anno dopo Cloanto, software house italiana, rilascia "Amiga Forever", una suite software basata su UAE contenente tutto il necessario per emulare Amiga: dal Sistema Operativo agli applicativi storici.
Il tempo scorre e, al Cebit, Escom presenta due nuovi Amiga: l'Amiga Surfer e il Project Walker.
Il Walker, in particolare, stupisce per il design basato su un Tower Nero dalla linea pulita e tondeggiante, ma anche per l’architettura considerevole: CPU Motorola 68030/40Mhz, socket per FPU, Realtime clock su scheda madre, 1MB CHIP-RAM, 4MB di FAST-RAM, 2 slot di espansione della Ram (max. 96MB), lettore CD-ROM 4x interfaccia Midi e tastiera esterna, nuovo slot potenziato CPU/Zorro III (o IV)/PCI e slot video, Workbench 3.2 e un Super chip di I/O.
Più modeste le caratteristiche dell’ Amiga Surfer, praticamente un Amiga 1200 classico con 4 Mb di Ram, disco fisso da 260MB e un modem da 14Kbps integrato. Interessante è il nuovo Magi Pack Software in dotazione, che comprende: Magic User Interface v3.2 (MUI 3.2), AS225, R2 Voodoo Multimedia, Mailer, AmiFTP, AmIRC, MindWalker, (World Wide Web Browser) e tutti i programmi inclusi nel precendente Magic Pack.
Amiga Technology annuncia, inoltre, l'arrivo di due monitor nuovi di zecca: l'M1538S, da 15" - 0.28 dot pitch capace di gestire frequenze orizzontali ad 15 a 38khz, e il 1764, da 17" in grado di gestire frequenze (orizzontali) da 15 a 64khz.
Phase5 intanto prosegue, incessantemente, lo sviluppo di hardware innovativo producendo le prime schede PowerUP dotate di processore PowerPC 603 e 604 per i sistemi Amiga 1200 e 4000. Inoltre, non contenta della direzione presa da Amiga Technologies, comincia a sviluppare un nuovo progetto definendolo “l'Amiga del futuro”: l'A/BOX. Si tratta di una macchina dalle caratteristiche tecniche rivoluzionarie, dotata di un architettura completamente nuova rispetto ai classici Amiga, basato sul chip grafico Caipirinha, sul processore PowerPC 604e e dotata di DIMM SDRAM. L’intera architettura è a memoria unificata (UMA), bus dati a 128 bit 100Mhz, due uscite video indipendenti liberamente sovrapponibili di cui una a 220MHz (1600x1280 a 24 bit, 75Hz) e l'altra PAL/NTSC, bus PCI, bus locale DMA a 16 bit 66MHz, Blitter e Copper RISC, processore DSP, bus "Firewire", sezione audio con quattro convertitori a 16 bit 44,1kHz.
Phases5 scarta subito l’ipotesi di un porting di AmigaOS su A/BOX perché particolarmente complicato e lungo, optando per l’utilizzo del kernel Linux su cui costruire un sistema "compatibile" con il Workbench di Amiga.
Il progetto era si ambizioso, ma oltre la portata di una società con budget limitato, anche se importante. Lo stesso Dave Haynie (ex ingegnere capo dei prodotti avanzati Commodore) commentò l’iniziativa dicendo che “… al massimo Phase5 si sarebbe ritrovata con una macchina interessante ma non standard e soprattutto costosa, cosa che non avrebbe sostenuto la rapida accettazione da parte del mercato”.
Sul mercato Amiga si affaccia anche Pios (Met@box successivamente) in cui lavorano Haynie e Finkel, ex-ingegneri Commodore, ePeter Kittel (ex. Amiga Technologies). La società PIOS One, un calcolatore CHRP/PReP con processori PowerPC e hardware standard. Nelle intenzioni del produttore, il nuovo sistema dovrebbe essere in grado di eseguire diversi sistemi operativi fra cui: Linux, BeOS e p-OS, una OS compatibile con AmigaOS ma sviluppato per i processori 68k e PPC. Il sistema viene successivamente rinominato TransAMe nonostante le molte revisioni (slot PCI a 64 bit, supporto per i PowerPC 750 alias G3, ecc), non è mai stato prodotto e commercializzato.
A causa del drastico controllo del mercato dei PC compatibili, Escom nel 1996 va in bancarotta.
Risultato: l’Amiga e i suoi brevetti sono rimessi sul mercato.
Nel '97 si passa all'asta fallimentare dove i nomi “Amiga” e “Commodore” vengono definitivamente separati. Gateway 2000 (il secondo produttore di PC al mondo e fornitore principale della NASA) acquista Amiga mentre Commodore diviene proprietà dell'olandese Tulip, che, però, dopo alcuni mesi è già a rischio fallimento. Il marchio Commodore passa allora all’olandese LaYeahronimo Media Ventures che, dopo aver acquisito il marchio Commodore ed il logo C=, nel 2005 diventa Commodore International Corporation ed introduce sul mercato alcuni gadget hi-tech i cui nomi sono simili ad alcuni dei successi della vecchia Commodore: PET, VIC-20 e C64. Le ultime notizie sono relative all’annuncio, nel 2008, di un laptop UMMD.
Nel frattempo, al contrario di quello che si può pensare, queste vicende non fanno altro che rinforzare la community Amiga e la schiera di sviluppatori che continuano nell’incessante lavoro di porting di giochi del calibro di Quake, WipeOut 2097 e Myst.