Cap.1.9: Nuove prospettive

La situazione globale vede, quindi, il vantaggio di Sony, con Microsoft forte sul mercato americano e Nintendo che resiste grazie al panorama portatile. Quest’ultimo non viene modificato nemmeno dall’ingresso di Sony, la cui console Playstation Portable viene rapidamente superata dall’innovativo Nintendo DS (2004) dotato di uno schermo standard e di uno touch sensitive.

pspPlaystation Portable

Nel frattempo SEGA si è ritirata dalla scena hardware, rimanendo attiva solo come publisher di software. In questo panorama è Microsoft a fare la prima mossa, inaugurando la settima generazione di console con il lancio di Xbox 360 nel 2005, cui Sony risponde l’anno successivo con Playstation 3; le loro specifiche tecniche sono molto simili, pari a quelle dei migliori computer dell’epoca, ma il servizio online fornito da Sony, Play Store, è gratuito, mentre Xbox live è a pagamento. Tuttavia, è Nintendo la vera sorpresa: la casa di Mario si prepara algrande ritorno con Nintendo Wii, una console mai vista prima, che viene controllata direttamente dai movimenti del corpo dei giocatori.

xbox360XBox 360

playstation3Playstation 3

Se Wii affianca ai classici titoli Nintendo altri più casual, pensati per il divertimento di tutti, da giocarsi in famiglia o con gli amici, Playstation e Xbox rimangono più legate ai giocatori classici. In questo campo appare ormai evidente la polarizzazione tra giochi ad alto budget (i cosiddetti AAA) che tendono alla serializzazione, aggiornando meccanismi di gioco consolidati con le ultime possibilità della tecnica, e giochi indipendenti (o indie games), che cercano nuove modalità espressive pur con budget più limitati.

A tal proposito non mancano grandi produttori che si dividono tra le due modalità, come accade per le case di produzione cinematografiche: ne è un esempio Ubisoft,multinazionale francese del videogioco, che produce una saga ad alto budget come Assassin’s Creed (9 titoli, senza contare gli spin-off, tra 2007 e 2014) e, al contempo, cura progetti che si rifanno alla scena indie come Valiant Hearts: the Great War (2014).

valiant heartsValiant Hearts: the Great War

Tra le tendenze più interessanti degli ultimi anni troviamo anche il fenomeno Telltale Games, sviluppatore che riprende il genere delle avventure grafiche “punta e clicca” rilanciando la serie di Monkey Island nel 2005. La vera novità consiste nel sistema di distribuzione utilizzato: i giochi Telltale sfruttano la presenza degli store online per distribuire i propri giochi a puntate, a loro volta divise in stagioni; solo successivamente la “stagione” completa viene rilasciata nei negozi sotto forma di copia fisica. Un

a modalità distributiva resa possibile dalla presenza pervasiva della rete e di piattaforme di digital delivery, che si sposa alla perfezione con la rinascita della serialità televisiva, di cui Telltale ha adattato le serie di maggior successo come The Walking Dead (2 stagioni, 2012- 2014) e Game of Thrones (1 stagione, 2014).

La strategia di Telltale strizza l’occhio anche ad un nuovo mercato dei videogiochi, quello su piattaforma mobile.

Dal 2007 Apple mette in commercio iPhone e iPad, prodotti rivoluzionari che hanno i propri punti di forza nell’interfaccia intuitiva, basata sul touch screen, e nel garantire una connessione costante alla rete, ovunque ci si trovi, e uno store online ricco di contenuti e semplice da usare. A contenuti creati apposta per la nuova piattaforma, come il fenomeno Angry Birds (Rovio, 2009), basati su un sistema intuitivo e divertente, si affiancano i porting di classici del videogioco come Final FantasyDragon Quest (Enix, 1986) o l’ottimo RPG Star Wars: Knights of the Old Republic (BioWare, 2003) basato sulla saga creata da George Lucas.

angry birdsAngry Birds

Nel frattempo il mondo delle console vede arrivare la sua ottava generazione, lanciata da Nintendo nel 2012 con Wii U, console il cui controller è esso stesso un piccolo tablet, che permette di giocare anche a televisore spento.

Nel 2013 vi si affiancano le nuove creature di Sony e Microsoft, Playstation 4 e Xbox One: la prima dotata di una maggiore componente social, tanto da inserire un pulsante direttamente nel controller che permette di condividere i propri momenti di gioco; mentre la seconda utilizza una sofisticata intelligenza artificiale e può sfruttare uno spazio in rete nel quale reperire potenza di calcolo aggiuntiva (il cosiddetto cloud computing).

xbox oneXBox One

ps4

Playtation 4

Entrambe cercano di proporsi come macchine per l'intrattenimento domestico a tutto tondo, e non come semplici piattaforme di gioco, secondo una tendenza inaugurata da Playstation 2.

È ancora presto per dire cosa riserverà l’ultima generazione di console, che ancora convive con la precedente complice anche la crisi economica internazionale; sicuramente, però, il campo è ancora fecondo e prospetta nuove sorprese, basti pensare al ritorno della realtà virtuale, con sistemi quali OculusRift, che promettono di immergere ancora di più il giocatore all’interno degli ambienti virtuali, un sogno spesso accarezzato ma mai trasformato in realtà. Almeno finora.

 


Riferimenti

30 Per una descrizione dell'ingresso degli utenti Playstation nel “nuovo mondo” vedi KOHLER, Op. cit.

 

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