Cap.1.8: L’introduzione del Cd-Rom e l’arrivo di Playstation

Nei primi anni ‘90 l'affermarsi delle nuove CPU e di un nuovo standard tra i supporti di memoria, il Cd-Rom, fa fare un nuovo balzo in avanti al mondo del videogioco: la Id Software, ad esempio, fondata nel 1991 da John Romero e John Carmack, comincia a sperimentare un motore grafico che riesca a rendere oggetti e ambienti in 3 dimensioni. Il risultato è Doom (1993 per PC), rivoluzionario perché si pone come lo standard per il genere sparatutto in prima persona (first-person shooter), cioè un gioco d’azione completamente in soggettiva (il punto di vista corrisponde a quello del personaggio).

doom 1993Doom, 1993

Inoltre, Id introduce un metodo di distribuzione innovativo detto shareware, percui la prima missione del gioco viene rilasciata gratuitamente, via internet o tramite posta, mentre le successive sono rese disponibili a pagamento per gli interessati: una novità assoluta che riesce a rendere il gioco un fenomeno tra igiocatori dell’epoca. Doom, poi, consente agli utenti di modificare liberamente il gioco (il cosiddetto modding) condividendo in seguito la propria versione con altri appassionati. Infine, il prodotto di Id segna un'evoluzione delle dinamiche multiplayer, consentendo ai giocatori di sfidarsi in rete divisi in squadre contrapposte (deathmatch), modalità che caratterizza ancora oggi il gioco online.

Per quanto riguarda il panorama console, invece, Nintendo commissiona lo sviluppo di un gioco in 3D agli inglesi Gilles Goddard e Dylan Cuthbert, già creatori di motori grafici 3D per NES e Game Boy. I due offrono alla casa giapponese il chip Super FX, una CPU in grado di far funzionare un piccolo computer, da integrare alle cartucce; unita al genio di Miyamoto, la creatura di Goddard e Cuthbert partorisce Star Fox (1993) un inedito sparatutto spaziale in vero 3D, in cui la storia progredisce contemporaneamente all’azione, tramite i messaggi dei personaggi che compaiono sullo schermo.

starfoxStar Fox, 1993

L'evoluzione tecnologica procede inarrestabile portando le console alla loro quinta generazione, che vede l'introduzione del Cd-Rom: essa ha inizio con le meteore 3DO Multiplayer di Matsushita, con processore a 32 bit, e Atari Jaguar da 64 bit; procedendo poi con la nuova console SEGA, chiamata Saturn (a 32 bit): quest’ultima propone Virtua Figther, picchiaduro dall’innovativa grafica a poligoni, che consente di disegnare figure umane realistiche e tridimensionali. Nintendo, allora, comincia a progettare il proprio sistema Cd in collaborazione con Sony, azienda leader nel settore tecnologico.

Quando Nintendo decide di abbandonare il progetto, la sua controparte pensa di sfruttare il lavoro già fatto, inserendosi nel mercato delle console: è il 1995, l’anno in cui Sony presenta Playstation, semplice da programmare e più economica di Saturn. Nintendo entra nella quinta generazione solo nel 1996, con il Nintendo 64 (dove 64 sta per i bit della CPU).

nintendo64Nintendo 64

A differenza della concorrenza, esso utilizza ancora le cartucce, che, sebbene abbiano vantaggi quali la difficoltà di contraffazione e la velocità di accesso alle informazioni, costano il doppio rispetto al CD e hanno una memoria 10 volte inferiore. Pur avendo titoli di grande spessore (uno su tutti The Legend of Zelda: Ocarina of Time, una delle vette della serie) N64 non riesce a tenere il passo di Playstation, che diviene leader della nuova generazione, relegando SEGA ad un ruolo sempre più marginale e strappando a Nintendo importanti sviluppatori come Square Soft, che produce la serie Final Fantasy.

Il nuovo acquisto si rivelerà una manna per Sony: Final Fantasy VII (1997), infatti, vende nel mondo più di 6 milioni di copie, esportando la formula del J-RPG (gioco di ruolo alla giapponese)27 e contribuendo in modo fondamentale al successo di Playstation. Il gioco creato da Hironobu Sakaguchi predilige i tempi lunghi e la riflessione, concentrandosi principalmente su una narrazione profonda e caratterizzata da personaggi complessi, ciascuno con un passato da scoprire con il procedere della trama. Sakaguchi regala “il primo vero momento dicommozione generato da un videogame”,28 mettendo in scena la morte, inattesa e inevitabile, di uno dei personaggi principali, cui i giocatori hanno avuto modo e tempo di affezionarsi:

"La morte di uno dei protagonisti è un evento comune, se accompagnato da altre due vite o dalla possibilità di ricaricare la partita e riprovare. In questo caso l'evento non è modificabile, il gioco è disegnato in maniera taleda costringere il giocatore a esperire il lutto per un personaggio dotato di un passato approfondito e la cui morte non è mai stata considerata una possibilità concreta. Un altro tabù è stato infranto e il videogame sta rapidamente avviandosi verso la maggiore età.29"

Nel frattempo il panorama PC vede l'emergere di un nuovo genere, le avventure “punta e clicca”, il cui vertice è rappresentato dai giochi di LucasArts divisione dedicata all’entertainment elettronico della casa di produzione di George Lucas. Titoli come Maniac Mansion (1982), The Secret of Monkey Island (1990) e Grim Fandango (1998) usano testo e immagini per raccontare una storia in cui le decisioni del giocatore portano a finali alternativi, il tutto condito da un stile di scrittura umoristico, ricco di riferimenti alla cultura popolare.

the secret monkey islandThe Secret of Monkey Island

Siamo alle porte della sesta generazione: SEGA cerca di recuperare il terreno perduto lanciando una nuova console nel 1998. La nuova macchina si chiama Dreamcast, ha un processore a 128 bit, un modem integrato e legge giochi su supporto GD-ROM, standard creato dalla stessa SEGA con memoria di oltre 1 GB (la memoria del Cd-Rom è circa 650 MB). Ma il suo destino è già segnato in partenza, perché Sony annuncia poco dopo la propria nuova console, Playstation 2, che esce nel 2000.

sega dreamcastSega Dreamcast

playstation2Playstation 2

La macchina ruota attorno al cosiddetto “Emotion Engine”, processore grafico 5 volte più potente di quello del Dreamcast, e utilizza un supporto DVD dalla capacità di 8 GB (17 GB se a doppio strato). Nintendo si unisce alla corsa nel 2001 con GameCube, la sua console con lettore DVD; tuttavia Playstation mantiene ilgrosso del mercato, mentre Nintendo deve accontentarsi del monopolio della scena portatile grazie all’esclusiva di Pokémon, un successo strepitoso che traina le vendite dei nuovi Game Boy Color e Game Boy Advance.

Sony può contare su titoli importanti come Grand Theft Auto III (Rockstar games, 2001), primo gioco d’azione sandbox, termine che indica la possibilità per il giocatore di fare quello che preferisce all’interno di un immenso spazio virtuale (qui la città di Liberty City, che vive come una vera metropoli), oppure Kingdom Hearts (Square Soft, 2002), inedita fusione tra l’immaginario Disney e il mondo di Final Fantasy.

grand theft auto3 Grand Theft Auto III 

Il suo dominio, però, è tutt’altro che assicurato, poiché un nuovo concorrente sta per affacciarsi sulla scena; e non si tratta di un partecipante qualunque, ma di Microsoft, il leader del panorama informatico. L’azienda di Bill Gates lancia la propria console, detta Xbox, nel 2001: essa è in tutto e per tutto superiore a Playstation 2 e lega il proprio successo ad Halo (Bungie, 2001), uno sparatutto fantascientifico che rivoluziona il genere, passando dalla prima alla terza persona e introducendo meccaniche come la possibilità di usare veicoli o la barra vita difesa da uno scudo. Xbox mette in crisi la leadership di Playstation in America, ma riceve un'accoglienza decisamente più fredda nel resto del mondo.

xboxMicrosoft XBox

Negli stessi anni il panorama PC vede l’arrivo di The Sims (Maxis, 2000) di Will Wright, un vero e proprio “simulatore di vita”, che permette ai giocatori di creare un personaggio per poi accudirlo dalla culla alla tomba. Ma la vera novità proviene dalla diffusione di internet, che permette il salto di livello dei giochi online: ne sono un esempio gli MMORPG (Massive Multiplayer On-Line Role Playing Game); il termine viene coniato nel 1997 per definire Ultima Online di Richard Garriot, un gioco che fa condividere ai giocatori connessi da tutto il mondo un ambiente di gioco vasto e persistente, che vive, cioè, anche quando essi non vi sono collegati. Il salto di qualità del genere arriva nel 2004 con World of Warcraft di Blizzard, casa che ha fatto del multiplayer online la costante dei suoi giochi. WoW inserisce i suoi giocatori in un mondo in cui non possono fare tutto quello che vogliono, ma sono legati alla narrazione decisa a monte dallo studio, che si sviluppa una quest (missione) dopo l’altra.

L'ambiente di gioco, vasto e completamente esplorabile, viene aggiornato periodicamente tramite il rilascio di espansioni. Il gioco online, però,non è più esclusivo appannaggio del PC: anche i possessori di console possono parteciparvi, ad esempio attraverso Final Fantasy XI, che introduce i possessori di Playstation al MMORPG;30 oppure grazie al servizio Xbox live, nato nel 2002, che permette un accesso molto semplice al multiplayer online trasformandolo da fenomeno di nicchia a tendenza globale, oltre a fungere da fornitore di contenuti di gioco aggiuntivi.

final fantasy 11Final Fantasy XI

Un altro frutto della diffusione della rete è proprio la nascita di piattaforme di distribuzione online dei giochicome Steam di Valve o Origin di EA. La prima, nata nel 2002, occupa oggi quasi il 50% del mercato mondiale dei videogame e offre ulteriori servizi come quello di server per il gioco online o di cloud per il salvataggio delle partite

 


.Riferimenti

27 Per una panoramica sul genere si veda KOHLER, Op. cit.

28 M. PELLITTERI, M. SALVADOR, Op. cit, p. 89.

29 Ivi, pp. 89-90.

Free Joomla templates by Ltheme