Cap.1.1: Prima dei videogiochi

Prima della comparsa di queste innovazioni, i diretti predecessori del videogioco possono essere trovati nei flipper e nei giochi da fiera. Gli uni introducono per primi un feedback alle azioni del giocatore nel 1933, quando Harry Williams introduce una macchina, denominata Baffle Ball, che emette luci e suoni ogni volta che il giocatore infila la palla nelle buche sul tabellone:

"…getting the ball into the cup gave you something back. There was a sound, there was motion. Part of the fascination people have with pinball comes from those opportunities where game takes over and does things.9"

baffle ball.jpg

Baffle Ball

Nel 1947 vengono introdotte le alette, leve azionate dal giocatore che permettono di rimettere in campo la pallina, per meglio indirizzarla verso gli obiettivi.

Ciò permette una maggiore interazione dell'utente, rendendo il gioco molto più legato al suo intervento diretto, fino ad allora limitato al lancio della pallina all’inizio della partita:

"It [the introduction of the flipper] not only changed the basic landscape of the games themselves, but specific to the players, it really changed how they interacted with games. […] No longer was it a situation of a personpassively interacting with the game; now there was true influencing and greater control from the standpointof the player.10"

I giochi da fiera, invece, sono i classici giochi da luna park: simulazioni di sport, della caccia o di duelli tra pistoleri. Anticipano la componente simulativa dei videogiochi, che cercano di riprodurre attività reali in un ambiente virtuale. Uno di questi giochi, Speedway, degli anni ‘60, è composto da uno schermo su cui vengono proiettate immagini di macchine da corsa e da una cabina a forma di automobile nella quale il giocatore deve evitare le immagini delle altre auto.

Se vi si avvicina troppo la macchina riproduce il rumore di uno scontro e porta il giocatore in fondo alla fila.

Tutte caratteristiche che lo rendono un diretto precursore dei videogiochi.


 Riferimenti

9 ROGER C. SHARPE citato in STEVEN L. KENT, The Ultimate History of Video Games, New York, Three Rivers Press, 2001, p. 4.

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