L''iMac e l'era dei colori

Nel 1988 (precisamente il 6 maggio) la nuova filosofia "Think Different" dettata dall'iCEO Steve Jobs prende forma: durante l'evento Apple Back on Track, viene presentato l’iMac, ponendo le basi per tutti i futuri computer realizzati dalla società di Cupertino.

Oltre al compito di risollevare le sorti della società di Cupertino, il nuovo computer consaca Jonathan Ive come designer di riferimento per l’intero settore, adottando linee morbide e semplici, il tutto senza dimenticare colori e trasparenze. Ed è proprio il design il punto di rottura fondamentale introdotto dall'iMac G3 nel 1998, con il quale Apple traccia una netta linea di demarcazione tra quello che poteva essere definito computer prima e dopo la sua presentazione.

iMac g3

In nuovo iMac riprende alcuni tratti del suo antenato: tutti i componenti sono all'interno di un’unica scocca in plastica trasparente, rendendoli visibili e filtrati solo dalle varie tonalità di colore che si sono susseguite negli anni. Il nuovo sistema non dispone di lettore floppy e porte seriali, ma solo dalle più moderne US.

Insieme al nuovo case vengono introdotti anche una nuova tastiera e un mouse tondo (non proprio dei più comodi), entrambi abbinati al colore dell'iMac.

Tutta la nuova linea di prodotti, compresi i nuovi software iWorksIMovie, ecc, è caratterizzata dal prefisso “i”, che, nonostante non sia mai stato ufficialmente esplicitato è riconducibile a due elementi del periodo internet e l’Io personale. L’iMac, infatti, è uno dei primi computer integrare un modem e una porta ethernet di serie, una vera rarità per il tempo. In questo modo il computer Apple permetteva ai suoi utenti di connettersi immediatamente alla rete: bastano pochi minuti per estrarre iMac dalla scatola, collegare l'unico cavo di alimentazione necessario e connettersi ad internet attraverso il cavo telefonico.

Con il nuovo iMac arriva anche MacOS 9, versione di transizione che porterà poi al nuovo e più potente MacOS X.

La semplicità è quindi al centro dell'esperienza utente del computer sin dalle prime fasi di utilizzo, motivo per cui la viene anche interpretata come il pronome personale I

Nel corso degli anni la linea iMac si evolverà con cadenza regolare, abbandonando i processori PowerPC in favore prima di quelli Intel e poi di quelli proprietari “Silicon Mx”. Ovviamente si passa rapidamente dal CRT all’LCD (iMac G4 del 2002), abbandonando prima i colori della scocca per poi reintrodurli nel 2021.

Nel 1998, l’iMac rappresenta un punto di svolta per l'industria intera ed è proprio grazie al suo successo che Apple ha potuto dare il via alla sua ripresa. La scelta di osare, proponendo una macchina totalmente fuori dagli schemi, premia la casa di Cupertino che vede il proprio iMac diventare una vera e propria icona pop degli ultimi anni '90 e dei primi anni 2000, consolidando l'idea che il motto Think Different fosse realmente rappresentativo di una società in grado di concepire in maniera diversa i propri prodotti.

imac evo

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